“Caso Sinner? In questi mesi sono sempre stato diplomatico, anche se tanti aspetti portano ad avere alcune perplessità e fare riflessioni, ma con un ruolo istituzionale come il mio ritengo che sia preferibile evitare il dibattito pubblico, con la Wada ci sono stati ben prima del caso Sinner una serie di situazioni nei confronti dell’Italia e di atleti italiani che qualche elemento di ulteriore perplessità lo hanno portato, ma se commentiamo le sentenze, anche patteggiate, non si finisce più”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella conferenza post Giunta, tornando sul caso Sinner e la squalifica di tre mesi dopo l’accordo con la Wada. “Mi permetto di aggiungere però come non siano state d’aiuto una serie di dissertazioni da parte di qualche personaggio del mondo dello sport che ha espresso le loro opinioni, perché sappiamo che tipo di sensibilità ha la Wada, un po’ come la magistratura, su quelle che sono anticipazioni e considerazioni su temi di questo genere”, ha aggiunto Malagò.
Malagò: “Tortu? Non ho dubbi sia estraneo a vicenda Jacobs”
“Tortu? Ho parlato con Filippo. L’ho sentito sereno, non ho dubbi che sia estraneo alla vicenda. So che si è parlato anche con Marcell e mi ha fatto piacere”. Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, durante la conferenza stampa post Giunta Nazionale commentando il caso di presunto spionaggio che vede coinvolto il fratello del velocista azzurro, Giacomo Tortu. “Mi sono messaggiato con Jacobs – ha aggiunto – e capisco il suo stato d’animo, non può essere felice, ora ci sono organismi inquirenti sportivi e non che faranno il loro corso”.