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Nella domenica in cui Perugia supera lo scoglio degli 8000 tifosi del Mediolanum Forum di Milano, e nella quale Modena e Trento danno un colpo secco al gruppo scappando in solitaria al secondo posto in coabitazione, fa ancora più rumore l’ennesima sconfitta di una Civitanova che in questo 2023, almeno in Superlega, pare essere ormai impantanata nelle sabbie mobili di un gioco che non trova continuità di rendimento. Fatica anche Piacenza contro una lodevole Taranto che soccombe solo al tie break, ma con la vittoria di Siena si ritrova ora all’ultimo posto e dovrà sudare per trovare i punti salvezza.
Ma veniamo alle pagelle del weekend!
Milano-Perugia. Non basta la spinta di un Forum desideroso di grande volley a sciogliere il braccio agli uomini di Piazza, che solo a tratti riescono a impensierire la capolista. Con Patry () fermo ad un deludente 33% in attacco, il giovane Porro () trova feeling solo con i centrali, mentre sia Mergarejo () che il giapponese Ishikawa () non riescono mai a trovare continuità di rendimento. Ottimo invece il muro di squadra, sempre molto attento.
Perugia non gioca la gara perfetta, sbagliando tanto in attacco e al servizio, ma è brava a rimanere lucida e concentrata nei momenti caldi del match. Nel giorno in cui la ricezione sbanda paurosamente, è molto bravo Giannelli () a non calare la velocità di palla e far viaggiare i suoi attaccanti. Si esaltano Plotnytskyi () e il solito Leon (), mentre sbaglia troppo Herrera (), seppur positivo nel complesso. Bene anche Flavio (), sempre monumentale al centro della rete.
Cisterna-Modena. Ha imparato a soffrire questa Modena e, anche quando si complica la vita come nel quarto set, sembra aver trovato gli anticorpi giusti per non mollare. I padroni di casa si aggrappano ad un muro perentorio ben guidato da Zingel () per frenare la verve modenese, ma in ricezione regalano tanto e per una volta pagano un Dirlic () positivo ma meno decisivo che in altre partite. Più in difficoltà in attacco Sedlacek (), ma per lui anche tanto lavoro prezioso in seconda linea.
La Valsa Group, pur continuando a palesare difficoltà mostruose a muro, sfrutta un Lagumdzija () finalmente continuo nel rendimento e uno Stankovic () unico della squadra a imporsi a muro. Benino Rinaldi () che, molto cercato in ricezione, alla fine regala molto, mentre appare ancora fuori ritmo Ngapeth (), positivo nei fondamentali di seconda linea, ma poco lucido in quelli di prima.
Verona-Civitanova. Match tirato per i padroni di casa che, trascinati da Keita () in versione opposto puro, inguaiano una Civitanova che non trova nella panchina le giuste risorse. Se il maliano è il faro, Spirito () è il regista che illumina il gioco di Verona, dove piace l’inserimento di Magalini (), perfetto in prima linea anche se davvero in difficoltà in ricezione. Chi può e deve tornare su livelli alti è Mozic (), ancora una volta sottotono in attacco.
I centrali non murano, i ricevitori non ricevono: questa potrebbe essere la sintesi della Lube 2023, con Chinenyeze () che a muro ciondola e i giovani Nikolov () e Bottolo () che faticano tantissimo in seconda linea. Non va male Zaytsev (), anche se viene immolato a fine secondo set per un Gabi Garcia () che quest’anno non riesce ad incidere.
Trento-Monza. Soffre solo nel terzo set Trento, contro una Monza che, seppur priva di due pezzi da novanta, si pensava potesse creare fastidi maggiori. Lavia () prende in fretta le redini dell’attacco trentino, ben coadiuvato da un Michieletto () sempre molto equilibrato in ricezione e risolutore al servizio. Si diverte Sbertoli (), che davanti a coach Eccheli, suo mentore per tutte le giovanili, fa viaggiare gli attaccanti con il 53% di attacco.
Monza solo nel terzo set trova la forza di giocarsela punto a punto, ma Davyskiba () è l’unico ad uscire a testa alta da una giornata all’insegna della mediocrità. Dopo alcuni match stratosferici viene ben limitato Maar () e con lui anche l’altro canadese Szwarc (), che torna a sbagliare tanto in attacco.
Piacenza-Taranto. Solo un monumentale Simon () tiene a galla Piacenza e le evita una sconfitta dolorosa contro una Taranto magari spuntata, ma sempre ben messa in campo. Il centrale cubano con 27 punti è assoluto protagonista, mentre Romanò () chiude il match in panchina. Ottimo il match del giovane Gironi (), c’è però da chiedersi perché abbia preferito fare la quarta banda anziché trovare più spazio in squadre “minori”… Torna finalmente sul taraflex Leal () dopo il tanto chiacchierato infortunio alla spalla.
Senza bomber Stefani, i pugliesi si aggrappano al neo arrivato Lawani (), che impatta con la Superlega in maniera importante, ma non basta da solo a sopperire alla giornata difficile di Loeppky () e soprattutto a quella di Antonov (), messo in grossa difficoltà anche in ricezione.
Siena-Padova. Dopo due set Siena vede aprirsi sotto i suoi piedi il baratro di una sconfitta pesante, ma poi grazie al neo arrivato Bartman () trova il giusto guizzo per portarsi a casa due punti che valgono oro e la momentanea salvezza. Con il polacco positiva anche la prova di Mazzone () e di Van Garderen (), mai così efficiente in tutti i fondamentali, mentre fatica il libero Bonami ().
Padova assapora i 3 punti, ma si sveglia con uno solo e un margine altrettanto ristretto sull’ultima in classifica. Come spesso capitato quest’anno, quella di Cuttini è una squadra a trazione laterale, nella quale spiccano la prova di Takahashi () e quella del bulgaro Asparuhov (). Prolifico ma molto falloso Petkovic (), che chiude con 4 errori diretti e 6 murate subite.
