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Da Bergamo: Cem Ilkel, il turco che ride sempre

Forgiato dal guru Gavin Hopper, Cem Ilkel ha trovato la piena maturità. A Bergamo sta battendo una testa di serie dopo l’altra e rivela: “La Turchia sta diventando una nazione del tennis. Il merito è di Hopper, che ha cambiato la nostra mentalità. Speriamo di diventare come l’Italia”. Molcan sempre più vicino ai top-100

Il suo luogo di allenamento si chiama Soul Tennis Academy, maxi-struttura con 50 campi a disposizione e diretta dal mitico coach Gavin Hopper, un passato al fianco di Monica Seles e Mark Philippoussis e oggi trapiantato in Turchia anche dopo qualche problema con la giustizia (ha trascorso un paio d’anni in carcere per molestie sessuali su giovani allieve negli anni 80). Ogni volta che si nomina il tecnico australiano, gli occhi di Cem Ilkel si illuminano. Il turco è semifinalista a sorpresa al Trofeo FAIP-Perrel di Bergamo (44.820€, Indoor) dopo il bel successo su Liam Broady, uno dei favoriti per la vittoria finale. Un 7-5 3-6 6-1 che suggella la bella stagione del ragazzo di Istanbul, un tipo simpatico, sempre con il sorriso sulle labbra e qualche fisima tutta sua: per esempio, dopo ogni match fugge dal palazzetto ancora vestito da tennis perchè preferisce farsi la doccia in hotel. Anche se Hopper non lo accompagna a Bergamo (è seguito da un tecnico dell’accademia), cambia espressione quando si parla di lui. “Lo conosco da quando avevo 12 anni: oggi ne ho 26 e lavoriamo ancora insieme. Quando mi trovo a Istanbul sono sempre con lui, ci vediamo ogni giorno, È il mio coach, il mio mentore, c’è un bel rapporto anche tra le nostre famiglie. È la persona che ha cambiato il tennis turco. Oggi abbiamo alcuni giocatori tra i top-200 ATP e WTA ed è unicamente merito suo. È una leggenda”. Ilhan ha vinto il suo unico Challenger nel febbraio 2020 a Quimper, in Francia, in condizioni simili a quelle trovate a Bergamo. Chissà che non possa ripetersi, specie dopo aver eliminato il n.4 del tabellone Albot e poi il n.5 Broady. “Credo sia stata una bella partita, spettacolare anche per il pubblico – dice il turco – Liam gioca molto bene sul cemento, un mese fa ha vinto un torneo in queste condizioni ed è difficile affrontarlo perché il suo rovescio è privo di rotazione ed è difficile generare potenza. Inoltre viene spesso a rete, serve bene… sono rimasto tranquillo, ho giocato ogni punto con la stessa intensità e alla fine sono stato fortunato”.

“TURCHIA PAESE DEL TENNIS”
Il momento cruciale è stato il secondo game del terzo set, in cui il britannico ha commesso tre doppi falli che hanno dato una mano a Ilkel, la cui superiorità nel palleggio da fondocampo era comunque abbastanza marcata. E il campo non era sufficientemente veloce per favorire le trame offensive di Broady. Non era mai capitato che un tennista turco andasse così avanti a Bergamo: nel 2014 ci provò Marsel Ilhan, che però perse al primo turno. Ancora oggi rimane il miglior tennista turco di sempre, pur essendo nato in Uzbekistan. “Ma si è trasferito in Turchia da giovane, quindi può essere considerato turco a tutti gli effetti – dice Ilkel – oggi è il capitano di Coppa Davis, mi ha aiutato quando ero piccolo e lo fa ancora oggi. È un idolo per tutti noi, quello che ha fatto in Turchia è incredibile, spero di poter fare meglio di lui”. Riuscirci vorrebbe dire migliorare la 77esima posizione colta da Ilhan nel 2015. “A breve termine vorrei entrare tra i top-100, mentre per il resto della carriera non posso ancora dire quali sono i miei desideri” dice con un sorriso furbetto il ragazzo che fa un gran tifo per il Galatasaray. “Ovviamente ieri ho visto la partita di Europa League, sono un grande tifoso. Credo che preferirei una vittoria del Galatasaray in Champions League a un mio successo in un torneo ATP”. E giù un’altra risata. Chissà se è sincero. Di sicuro lo è quando parla dell’impetuosa crescita del tennis nel suo Paese. “Fino a qualche anno fa non era molto popolare, poi la federazione ha fatto ottime cose. Tuttavia, il merito è di Gavin Hopper che ha cambiato la mentalità. Negli ultimi anni sono successe molte cose, stiamo diventando una nazione del tennis e la prossima generazione sarà migliore della nostra. Spero che un giorno arriveremo ad avere tanti giocatori come l’Italia, anche se ci vorrà ancora qualche anno”. Per adesso Ilkel effettua una lotta a distanza con Altug Celikbilek per chiudere l’anno da numero 1 turco: lui è numero 158, Celikbilek 160 e ha perso nei quarti a Tenerife. I punti raccolti a Bergamo gli daranno una mano a consolidare il vantaggio. D’altra parte, il 2021 è di gran lunga la sua miglior stagione: “L’età mi ha reso più maturo, avendo giocato molte partite so come comportarmi nei momenti difficili e come giocare i punti importanti. Col tempo sono diventato più professionale e il mio gioco è cambiato. In meglio”.

MOLCAN NON SI FERMA PIÙ: 57 VITTORIE IN STAGIONE
Ha centrato un posto in semifinale anche Alex Molcan. Non c’è alcuna animosità tra cechi e slovacchi, due popoli che fino al 1993 erano sotto la stessa bandiera, ma c’è da credere che Molcan abbia provato una certa soddisfazione nel battere Zdenek Kolar, forse stanco dopo l’infinita battaglia di mercoledì contro O’Connell e i tanti impegni in doppio (laddove ha poi colto la finale insieme a Jiri Lehecka). Molcan ha confermato il gran momento di fiducia con un doppio 6-4, peraltro dopo aver rimontato da 1-4 nel primo set e vinto un delicato sesto game del secondo: in svantaggio 3-2, ha annullato tre palle break in un game di sedici punti, sfibrando mentalmente il suo avversario. Non a caso, nel game successivo lo ha brekkato a zero, aprendosi la strada per la vittoria numero 57 della sua fantastica stagione. Il traguardo dei top-100 ATP (e l’ammissione diretta all’Australian Open) è sempre più vicino.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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