NEW YORK – Toronto rialza subito la testa dopo la prima battuta d’arresto nella regular season Nba. I Raptors, 24 ore dopo lo stop patito per mano di Milwaukee (sette successi in altrettante gare), hanno rilanciato la loro corsa imponendosi per 129-112 su Philadelphia, così da consolidare la seconda posizione nella Eastern Conference appunto alle spalle dei Bucks, con un bilancio di 7 vittorie su 8 incontri disputati. A prendere per mano la squadra canadese ancora una volta Kawhi Leonard, tenuto a riposo nel match precedente: 31 punti, 7 rimbalzi e 4 assist a referto per il giocatore eletto miglior difensore del campionato nel 2016 e 2017, ben supportato da Jonas Valanciunas (23 punti) e Kyle Lowry (20). Ai Sixers (4-4), che hanno lottato sino alla fine riportandosi a -6 dagli avversari a 4 minuti dalla sirena conclusiva, non sono bastati i 31 punti del camerunense Joel Embiid.
PRIMA GIOIA CAVS, ROCKETS SEMPRE PIU’ IN CRISI – Ha dovuto faticare anche Boston, che segue da vicino Toronto nella graduatoria a Est, per piegare 108-105 Detroit: i 31 punti di Kyrie Irving hanno spinto i Celtics alla quinta affermazione stagionale a fronte di due ko (per i Pistons 4 successi e due sconfitte fin qui). Nella notte italiana è arrivato il primo successo dei Cleveland Cavaliers post LeBron James, che due giorni dopo aver sollevato dall’incarico l’allenatore Tyronn Lue (in panchina il coach ad interim Larry Drew) hanno superato per 136-114 Atlanta nonostante l’assenza della stella Kevin Love, infortunato al piede sinistro. I Cavs hanno così lasciato il ruolo di fanalino di coda ai Washington Wizards, battuti 107-95 dai Memphis Grizzlies. E tra le franchigie in crisi c’è anche Houston, messa al tappeto dai Portland Trail Blazers (85-104) trascinata dai 22 punti a testa di Damian Lillard e Jusuf Nurkic, mentre ai Rockets (1-5) non sono serviti i 17 di bottino personale di Chris Paul.
Danilo Gallinari