Basta un hashtag ad anticipare quel che sarà il futuro. Quel che sarà nuova Land Rover Defender, prossima al ritorno sulla scena, orizzonte 2020, data fissata per le prime consegne ai clienti. Già nel corso del 2019, invece, l’anteprima sull’icona dei fuoristrada, uscita di scena alla soglia dei 70 anni di storia, nel 2016. L’hashtag, dicevamo, quello ben stampato sui muletti di sviluppo per la prima volta fatti circolare su strada, vicino Gaydon, che è casa del gruppo Jaguar-Land Rover e centro di sviluppo: #Best4x4Far. Sintetica rappresentazione de “Di gran lunga il miglior 4×4”.
Dovrà esserlo la nuova generazione di Defender, che andrà a offrire un’intera gamma di proposte, differenziate nel passo anzitutto, lungo o corto, più varianti che potranno specializzarsi con sfumature diverse, tutte in assoluto nate per l’off-road.
Dal Salone di Parigi, il responsabile marketing del brand Land Rover ha aperto alla possibilità che vi sia un Defender elettrificato, da approfondire il livello di supporto elettrico: se un mild-hybrid o un vero ibrido plug-in. Il nocciolo duro del Defender, fronte motorizzazioni, resteranno le unità benzina e Diesel.
I primi 4 esemplari di sviluppo sono stati ultimati e affronteranno il tradizionale percorso di test in condizioni estreme, verifiche sul funzionamento e taratura dei sistemi elettronici, perfezionamento delle doti di guida, del telaio.
Dello stile può dirsi ancora molto poco. L’impostazione squadrata resterà perché è parte della tradizione da non disperdere. Quanto alla tecnica, dai muletti si intravedono le modifiche sostanziali alle sospensioni posteriori, ancorate alla tradizione dell’asse rigido fino al canto del cigno del Defender, il Works V8.