La qualità del percorso di crescita di un giocatore, specialmente in età giovanile, non si misura con i successi, perché sono altri gli aspetti sui quali focalizzarsi in vista di un futuro ad alti livelli. Ma le vittorie, in tutte le categorie, rimangono comunque un buon modo per raccogliere gli stimoli necessari per migliorarsi ancora. Nel 2025 del Piatti Tennis Center, la conta dei successi conquistati dagli atleti che fanno base a Bordighera, fra circuito mondiale “pro”, juniores, tornei giovanili Tennis Europe e tornei Open, a livello di singolare e doppio, ha toccato quota 57. Considerando gli undici mesi di attività (per tutti dicembre è dedicato quasi esclusivamente alla preparazione invernale), fanno oltre cinque titoli vinti al mese, cifra che dà il polso della qualità dei talenti che hanno scelto casa Piatti. La stagione che va concludendosi verrà ricordata come quella dei primi titoli internazionali fra i professionisti, nell’Itf World Tennis Tour, per tanti dei giovani più in vista del PTC, capeggiati da quel Lorenzo Carboni – classe 2006 – che in un anno ha scalato oltre 400 posizioni nel ranking mondiale. Partito dal numero 836, il talento sardo (fra i primissimi a scegliere Bordighera) è oggi numero 429 della classifica e ha festeggiato due successi in singolare, il primo a Monastir (Tunisia) a marzo e il secondo ad agosto a Lesa. In termini di risultati, una stagione simile alla sua l’ha vissuta l’indiano Manas Dhamne, di un anno più giovane, il quale ha vinto due titoli ITF (il primo proprio contro Carboni, nella prima finale “pro” fra due giocatori del Piatti Tennis Center) e si è migliorato fino a diventare – da numero 597 della classifica – il secondo minorenne più in alto a livello ATP, alle spalle solamente del tedesco Diego Dedura.
Se Carboni e Dhamne hanno scalato oltre 400 posizioni ciascuno, Lorenzo Sciahbasi li ha addirittura “doppiati”. Il ventenne marchigiano è passato dal numero 1.465 di gennaio al numero 633 di oggi, col primo titolo fra i professionisti vinto a settembre a Santa Margherita di Pula (Sardegna). Più di recente, all’elenco dei vincitori del primo titolo nel 2025 si è aggiunto anche il 18enne kazako Amir Omarkhanov, già top-10 nel ranking mondiale juniores, che in chiusura di stagione ha vinto un torneo da 15.000 dollari di montepremi in Tunisia, in quella Monastir che aveva già regalato soddisfazioni a tanti suoi compagni di allenamento. Non ha invece vinto titoli, ma ci è andato vicino più volte, il 19enne iraniano Kasra Rahmani, protagonista di una finale e due semifinali in singolare, più due finali in doppio. Successi internazionali fra i professionisti anche per Petr Brunclik, Felix Balshaw e Giulio Perego; fra gli juniores per Filippo Garbero, Paolina Pieragostini, Tommaso Pedretti, Nicole Villa, Andrea Petrini, Nika Cakarun, Denisa Zoldakova, Benjamin Azar, Ziga Sesko e non solo. Altri hanno giocato finali, altri ancora ne giocheranno nel 2026, raccogliendo successi e soprattutto esperienze preziose, che diventano carburante per un futuro da protagonisti.
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