L’Australian Open 2026 si prepara a ospitare una delle novità più curiose e discusse degli ultimi anni: il 1 Point Slam, un minitorneo-esibizione dal formato estremo e spettacolare che andrà in scena alla Rod Laver Arena mercoledì 14 gennaio, pochi giorni prima dell’inizio ufficiale del primo Slam stagionale.
Il concetto è semplice quanto rivoluzionario: ogni partita vale un solo punto. Un punto secco, senza appello, in cui tutto può succedere. A rendere l’evento ancora più interessante è il mix tra 10 giocatori amatoriali e 22 professionisti, chiamati a sfidarsi in un contesto che abbatte le gerarchie tradizionali del tennis.
Tra i “pro” che hanno già confermato la loro presenza spiccano nomi di primissimo piano: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Nick Kyrgios, Iga Swiatek e Coco Gauff. Un cast che unisce stelle del circuito maschile e femminile e che garantisce grande attenzione mediatica all’evento.
In palio c’è un montepremi complessivo di 1 milione di dollari australiani, che verrà assegnato al vincitore. Oltre al premio in denaro, il torneo ha una forte vocazione inclusiva: i migliori giocatori amatoriali qualificati attraverso i campionati statali australiani vivranno un’esperienza completa da professionisti, con viaggio, alloggio e accesso a uno dei palcoscenici più iconici del tennis mondiale.
Il direttore del torneo, Craig Tiley, ha sottolineato come il crescente interesse da parte dei big del circuito e dei giocatori di base rappresenti l’essenza del progetto: unire il tennis d’élite e quello amatoriale in un format rapido, imprevedibile e pensato per il grande pubblico.
Il 1 Point Slam si inserisce così nel solco delle iniziative innovative dell’Australian Open, confermandone la volontà di sperimentare e di avvicinare nuovi appassionati al tennis. Un solo punto, un solo scambio, un solo errore può decidere tutto. E con nomi di questo livello in campo, lo spettacolo è praticamente garantito.
Francesco Paolo Villarico
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