MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO – NEGRINI CTE ACQUI TERME 3-1 (25/19, 20/25, 25/23, 25/21)
Quattro set disputati, di cui solo il secondo set vinto, ma tante situazioni di gioco provate e le risposte attese dalla squadra che si sono viste. Questo è il sunto del primo test in campo della Negrini CTE Acqui Terme 2024/25 nella sua prima uscita stagionale ospite della Monge Gerbaudo Savigliano, dopo tre settimane di preparazione.
Un allenamento congiunto in cui per i termali non contava tanto il risultato quanto più avere un riscontro del lavoro fatto fino ad ora come raccontato da coach Michele Totire:
“La squadra l’ho vista bene. Fisicamente siamo lenti e significa, quindi, che stiamo lavorando molto e bene. Ci sono state delle cose su cui ci siamo preparati che abbiamo fatto bene altre un po’ meno, ma ovviamente c’è differenza tra allenamento e partita. Savigliano ha una settimana di preparazione in più nelle gambe, erano più competitivi perché volevano vincere a tutti i costi, al contrario di noi al quale il risultato non interessava. Ho visto risposte positive da tutti quanti anche da quelli più giovani che sono entrati dopo. È ancora molto presto per fare paragoni con quello che sarà il gioco che vorremmo fare in campionato, forse ad inizio ottobre quando avremo il torneo in Sardegna potremo avvicinarci. Per ora abbiamo solo ampi margini di miglioramento”
Le due squadre piemontesi si incroceranno nuovamente sabato 28 settembre al Palazzetto di Valenza alle 20:30 dove daranno vita ad una prova generale di quella che sarà la prima di campionato domenica 20 ottobre alle ore 18, derby che darà il via alla stagione ufficiale.
NEGRINI CTE ACQUI TERME: Bellanova 2, Botto 4, Mazza 5, Cester 11, Graziani 9, Esposito 9, Brunetti (L), Biasotto 1, Garrone 3, Garra 5, Carrera 3, Pievani 8. N.e: Trombin. All. Totire, Melato.
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO: Pistolesi, Galaverna 10, Dutto 4, Turkaj 6, Brugiafreddo 13, Orlando Buscardini 5, Gallo (L), Rabbia (L), Quaranta 5, Carlevaris, Rainero 3, Calcagno. N.e: Gatti. All. Bulleri, Berra.
Foto: Silvano Carta