L’anno è quello in cui l’occhio stile Grande Fratello orwelliano è rivolto verso di lui. Oreste Cavuto ne è consapevole e pare anche che stesse aspettando solo questo momento. Il contesto sembra quello giusto, ossia un campionato di A2 molto competitivo in cui l’ex stella della Itas Trentino dovrà dimostrare non solo di poter divorare la categoria, ma anche di poter essere un elemento distintivo della nuova Brescia.
Cito solo due nomi. Raffaelli e Tondo.
A guidare il gruppo ambizioso è ancora Tiberti.
L’altra squadra su cui tutti puntano il dito è Catania, che avete sfidato nel torneo di Palmi.
Altre squadre da tenere d’occhio.
La sua scelta di lasciare Trento e la Superlega è stata particolarmente al centro delle cronache del volley. Sente, lo chiedo in totale onestà, di aver fatto la scelta giusta?
Per lei, Lavia e Sbertoli si può parlare di fratellanza?
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Sente più la pressione o la motivazione in questo momento?
È vero che vuole rimanere nell’ambiente una volta terminata la carriera?
Di Roberto Zucca