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Coppa Davis, Nadal: “Fossi il capitano non mi schiererei nella prossima partita”

Se fossi il capitano non schiererei me per la prossima partita“. Così Rafael Nadal al termine della sfida di Coppa Davis persa in due set contro l’olandese Van de Zandschulp. Il tennista spagnolo, in quella che potrebbe esser stata la sua ultima partita, ha parlato in conferenza stampa delle sue condizioni: “Visto il mio livello – ha spiegato Nadal – non mi sceglierei, ma questo non significa che non abbia voglia di giocare. Oggi potrebbe essere stata la mia ultima partita individuale“. Sulla scelta di aver giocato quest’oggi: “La decisione di giocare è stata presa da Ferrer, per questo è il capitano. Non ho messo nessuna pressione. Si è deciso che avrei giocato e sapevamo che c’era un rischio. Non ho potuto vincere il punto. Ci ho provato come sempre. Non si può controllare il livello che hai. Ho già detto che mi avrebbe scartato se non mi avesse visto preparato, ma mi sono allenato abbastanza bene. Il campo era molto rapido e tutto è andavo via in maniera molto rapida. Non avevo tempo per pensare. Mi mancava ritmo. Sono sempre stato molto autocritico, ma oggi non ha senso essere duri: ho fatto tutto quello che potevo fare, ma non è bastato”.

“Il mix emotivo ha reso tutto più difficile”

È stato ovviamente un giorno emozionante – ha continuato Nadal –. Poteva essere il mio ultimo singolare da professionista ed è una cosa che ho sentito. Ho cercato di controllare le mie emozioni, di metterle da parte, ma il mix emotivo ha reso tutto più difficile. Ho fatto il massimo, ma non è bastato. Le mie congratulazioni – ha concluso lo spagnolo – vanno a Van de Zandschulp che ha giocato meglio di me”.

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