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Immaginate un treno, che dalla stazione di Gemona, parte alla volta di Cuneo. Nicola Zonta, su questo treno, c’è salito con tutto se stesso e con la spensieratezza dei 15 anni, intenzionato a visitare un vecchio tempio del volley, e ad avverare il sogno di costruirsi una carriera nella pallavolo. Oggi, alla Vigilar Fano, è un apprezzato regista, che gioca forse la stagione più impegnativa della sua carriera:
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Forse è proprio nell’essere tutti lì per la stessa cosa, ossia per crescere, a fare di una squadra come Fano una corazzata?
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Lei è stato riconfermato. Segno che aveva voglia di alzare l’asticella quest’anno?
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Ma lei si aspettava di giocarsi la testa della classifica? Sia sincero.
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Da qualche settimana è arrivato Partenio ad infoltire la rosa. Avere altri due palleggiatori è uno stimolo o non sente la competizione positiva durante la settimana?
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Quanto è cambiata la sua vita dagli esordi al Club Italia?
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È stata una scelta sofferta?
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Come palleggiatore, invece, è cambiato parecchio dagli anni delle giovanili?
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Ora è felice?
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