Vittoria a fatica al ritorno in campo per Jannik Sinner. Al primo match dopo gli US Open, l’altoatesino ha superato il primo turno dell’ATP 500 di Pechino, battendo Daniel Evans, n. 33 al mondo, con lo score 6-4, 6-7, 6-3 in 2 ore e 50 minuti. Un match tra luci e ombre per l’azzurro, rimasto in campo più del previsto dopo aver servito per il match nel secondo set sul 5-4 e subito il controbreak di Evans, che ha poi chiuso il parziale al tie break. Sinner ha accusato qualche difficoltà sul piano fisico (nel terzo set ha chiesto l’intervento del fisioterapista per farsi massaggiare la coscia sinistra, oltre ad aver accusato un problema al ginocchio destro dopo una caduta), ma è riuscito comunque a chiudere una sfida che, a tratti, si è trasformata in una battaglia di nervi.
Il racconto del match
Parte bene Sinner, solido al servizio e con 10 vincenti messi a referto nel primo set. Un parziale deciso dal break nel quinto game, favorito dagli errori di Evans. Anche nel secondo set la partita sembra in controllo per l’azzurro che guadagna il break di vantaggio nel terzo gioco, ma Jannik accusa il primo passaggio dell’incontro sul 5-4 e servizio per il match. Sinner subisce il controbreak a zero e dà morale a Evans che chiude il set in un tiebreak dominato. Il terzo set è il più lottato, soprattutto a livello psicologico. Dopo un break e controbreak in apertura, si decide tutto nel game più lungo dell’incontro: l’ottavo. Sinner strappa il servizio alla terza occasione grazie a un dritto lungo di Evans e stavolta chiude la sfida con un game a zero. Al secondo turno l’azzurro affronterà il vincente della sfida tra il giapponese Nishioka e il cinese Shang.