Sei ragazze ed un palazzetto infuocato. Nella seconda semifinale di VNL, Paola Egonu e compagne non dovranno solo battere la Turchia, già di per sé un avversario tutt’altro che morbido, ma dovranno anche fiaccare l’entusiasmo dei 10.500 tifosi che assieperanno la Ankara Sports Hall. Per questo ci vorrà una super Italia che solo a sprazzi si è vista nel quarto di finale contro la Cina, dove siamo mancate parzialmente al palleggio ed in banda. Non a caso i due cambi effettuati dal Ct Mazzanti hanno riguardato Orro e Sylla, sostituite da Malinov e Pietrini. Il resto non si discute, perché Egonu, Caterina Bosetti, Chirichella, Danesi e l’intramontabile De Gennaro in questo momento non hanno rivali nel ruolo. Oltre le questioni tecniche, servirà un approccio al match deciso: concentrate e “cattive” sin dal primo pallone, perché nei quattro set giocati contro la Cina non è stato così.
Contro la Turchia vietati passi falsi inziali
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Ma, se contro la Cina te lo puoi permettere perché il divario tecnico/tattico era notevole a favore delle Azzurre, contro la Turchia sarebbe meglio evitare passi falsi iniziali. Perché la nazionale di Giovanni Guidetti ha una “garra” che davanti al proprio pubblico si trasforma in ferocia agonistica. Dentro la partita sin da subito, dunque, e restare a galla sino al 20 di ogni set. Poi la differenza possono farla la nostra maggior continuità ad alto livello e Paola Egonu, che con i 36 punti segnati contro la Cina ha già messo i brividi, nonostante la bollente estate turca a tutte le nostre avversarie ed anche all’incandescente pubblico della Ankara Sports Hall.