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Una situazione inedita, figlia di tempi che purtroppo inediti non sono. È una trasferta perpetua quella dell’SC Prometey Dnipro, che ieri ha esordito nella Champions League 2022-2023 perdendo per 3-0 sul campo della Vero Volley Milano: dall’inizio della stagione la squadra ucraina è stata costretta dalla guerra a trasferirsi in Repubblica Ceca, iscrivendosi al campionato locale (in cui è seconda con 9 vittorie e 2 sconfitte, a 3 punti dalla capolista Prostejov, che però ha giocato una partita in più). E sempre in Repubblica Ceca, a Kutna Hora, si giocheranno anche le gare casalinghe di Champions, a cominciare da quella del 20 dicembre contro il Volero Le Cannet.
Alla vigilia dello scoppio del conflitto il Prometey aveva fatto in tempo ad aggiudicarsi il suo ultimo trofeo, la Coppa di Ucraina. Poi, ovviamente, il campionato non si era concluso e le giocatrici rimaste a Dnipro si erano persino improvvisate volontarie per sostenere la popolazione in difficoltà. Adesso però il passato è alle spalle, la squadra è completamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione (è rimasto soltanto l’allenatore, il bulgaro Ivan Petkov) e le ragazze del Prometey vivono una situazione diversa, ma altrettanto pesante.
“ – ammette la capitana Svitlana Dorsman – “.
Poche parole, un po’ per le difficoltà con l’inglese, un po’ perché non è semplice esprimere emozioni così profonde su un campo di pallavolo. Alla centrale torna il sorriso quando si parla della partita: ““.