La Geetit Bologna, dopo la recente vittoria in terra veneta si prepara alla seconda trasferta consecutiva, questa volta in casa della Moyashi Garlasco.
Domenica 4 Dicembre Lugli e compagni saranno dunque impegnati nella sfida contro un avversario ostico che attualmente occupa la settima posizione in classifica a pari punti con Bologna.
Leonardo Lugli, una tra le bocche da fuoco predilette dal regista Lusetti, analizza la classifica del girone Bianco e la sfida contro i pavesi.
Sfatato il mito sulle vittorie esterne dovete preparavi all’ennesima sfida fuori casa, in un palazzetto difficile, come vi sentite rispetto alla gara contro Garlasco?
“Come hai detto tu, le gare esterne le affrontiamo esattamente come quelle in casa. Il PalaSavena resta un grande punto di forza per noi, dove abbiamo rischiato di rubare punti anche alla prima della classe, ma sappiamo che per stare nella parte alta della classifica non ci possono essere scusanti di alcun tipo anche in trasferta.Sappiamo che, quella a Garlasco sarà una partita tosta, ma stiamo lavorando per preparala al meglio ed arrivare pronti all’incontro.”
Cosa vi aspettate appunto dagli avversari?
“Garlasco è una squadra con attaccanti forti che dovremmo cercare di limitare il più possibile. Hanno una rosa che si sposa bene con la palla alta e questo li agevola anche quando la ricezione non arriva in testa al palleggiatore. Noi dovremmo perciò essere il più compatti possibili nel sistema muro-difesa e cercare di aggredirli al servizio per trarre più giovamento possibile in questo fondamentale anche con squadre come la loro.”
Queste ultime gare presentano incroci “scomodi” e ogni singolo punto ha grande valenza in una classifica così omogenea, come affrontate il calendario?
“Personalmente il calendario lo affronto di giornata in giornata, tassello dopo tassello. Come si è già dimostrato tutti possono vincere e perdere con tutti quindi non ci sono calcoli che possono reggere. Il nostro compito deve essere quello di incanalare sempre tutte le energie nella giusta direzione e uscire sempre dal campo avendo dato tutto.”