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È tempo di quarti di finale per la Del Monte Coppa Italia: classico appuntamento di fine anno per le squadre di Superlega, che in uno scontro secco si giocano le loro chance per un posto al sole nella Final Four di febbraio, uno degli eventi più attesi e importanti del panorama pallavolistico italiano. A parte Perugia, che quest’anno sembra essere una corazzata ideata e costruita per vincere tutto, c’è molto equilibrio fra le altre compagini; se per molti anni le Final Four sono state un mero affare a quattro per le Big Four, già l’anno scorso due squadre ambiziose come Milano e Piacenza hanno saputo vincere fuori casa e qualificarsi all’ultimo atto della competizione, e quest’anno gli abbinamenti suggeriscono ulteriori possibili sorprese.
Vediamo perciò le singole partite in programma e il nostro pronostico.
Valsa Group Modena-Itas Trentino
Una sorprendente Modena si è presa il lusso di chiudere il girone d’andata davanti a Trento, spinta da un Lagumdzija finalmente meno sbaglione e più continuo. L’avvio orribile ha dato anticorpi alla squadra di Giani, che ora può contare su un Bruno ed un Ngapeth più inseriti dal punto di vista motivazionale nel nuovo contesto tecnico. Il muro resta sempre il fondamentale nel quale la squadra soffre di più, ma in compenso piace l’atteggiamento in seconda linea.
Trento resta uno squadrone, capace di arrivare in finale mondiale, ma la sensazione è che almeno al momento le figure di Dzavoronok e Nelli non abbiano ancora portato quel contributo nel quale Lorenzetti sperava. Lavia è molto più altalenante nel rendimento rispetto all’anno scorso e resta la sensazione che la squadra giochi bene, molto bene, ma per un set, al massimo un set e mezzo. Piace però molto il giovanissimo Laurenzano nel ruolo di libero.
Sir Safety Susa Perugia-Top Volley Cisterna
Come detto poc’anzi, Perugia quest’anno è ingiocabile per chiunque, grazie ai tanti fuoriclasse a disposizione di Anastasi, ma anche grazie alla bravura del coach mantovano che ha trovato nell’applicazione del turnover continuo la giusta filosofia per far rendere al meglio i suoi. Giannelli continua la sua stagione da numero uno mondiale e sembra trovare sempre l’attaccante giusto al momento giusto, Leon è garanzia di potenza, Semeniuk di talento (pur con qualche passo falso di troppo), Plotnytskyi è finalmente determinante e al centro soprattutto Flavio e Russo garantiscono muri e attacchi anticipati.
Per Cisterna l’impegno è di quelli proibitivi, anche se la squadra di coach Soli in questa stagione ha stupito più di una volta e negli ultimi scontri ha sempre fatto sudare le proverbiali sette camicie agli umbri. Giocare senza pressione aiuterà certamente i pontini, ma la ricezione dovrà fare miracoli per permettere a Baranowicz di sfruttare tutto il suo estro creativo al palleggio. Se Dirlic è la sicurezza, per impensierire Perugia ci vuole che almeno uno dei due laterali mantenga l’attacco sopra al 50% e Sedlacek potrebbe essere il giocatore giusto.
WithU Verona-Gas Sales Bluenergy Piacenza
I recenti infortuni di Lucarelli e Leal (quest’ultimo un evento avvolto nel mistero, sul quale circolano le voci più disparate) fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte degli scaligeri, che in questa parte di stagione hanno messo in mostra tanta fisicità e centimetri a muro. La squadra veneta ha un gioco molto preciso: palla ai tre bomber di banda e pochissimo gioco al centro con i centrali spesso ridotti a poco più di comparse in attacco. A muro Verona è insidiosa come poche, mentre rischia tanto in ricezione, dove Mozic e Keita non sono certo due specialisti. Da tenere d’occhio il gigante russo Sapozhkov alle prese con la pressione di una partita da vincere.
Piacenza arriva all’appuntamento dei quarti con tante incognite e una sola certezza: per battere questa Verona in queste condizioni serviranno sì tecnica e tattica, ma anche cuore e atteggiamento. Brizard sta trovando ottime risposte da Alonso e Romanò, ma manca l’apporto di un centrale italiano per permettere al regista francese di variare il gioco e renderlo meno scontato. In caso di assenza confermata del duo sudamericano, ecco forse l’occasione di rilancio per il giovane Recine, che dopo un avvio faticoso era finito fuori dai radar di coach Bernardi.
Cucine Lube Civitanova-Allianz Milano
Remake del match dell’anno scorso, nel quale i meneghini sorpresero i padroni di casa, questo quarto di finale mette di fronte due squadre che secondo me hanno ancora molti margini di crescita. Civitanova è un gruppo di atleti giovani e già vincenti, che però ha faticato a trovare la giusta velocità di crociera nei primi mesi. Meglio da novembre, quando Blengini ha deciso di affidarsi a Zaytsev dopo un lungo oblio in panchina. Di banda i punti fermi sono il giovane Nikolov e il cubano Yant, con Bottolo che tutte le volte che è stato chiamato in causa ha ben figurato. Al centro va invece a corrente alternata Chinenyeze, un possibile nuovo Simon in attacco, ma che ancora si prende troppe pause nel corso dei match soprattutto a muro.
Passo indietro per Milano in questa stagione, anche se la squadra a disposizione di Piazza è forse la più competitiva allestita dal patron Fusaro. Il duo Ishikawa ed Ebadipour, seppur capace di partite ad alto livello, sembra mancare di continuità, Patry fatica a chiudere in attacco sopra al 50% e al centro sono mancati fin qui gli attacchi di Loser, nettamente sottotono rispetto alle sue prestazioni con la nazionale argentina, mentre Vitelli è stato in grande spolvero (ma nel derby le parti si sono invertite). Milano è però squadra camaleontica, capace di dare il meglio di sé quando si trova in difficoltà, perciò… mai sottovalutarla, specie in una gara secca.