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F1, Numeri e curiosità del Gran Premio di Singapore

Torna dopo due anni di assenza il Gran Premio di Singapore sul circuito di Marina Bay, lungo 5.063 metri. Numeri e curiosità.

Domenica le monoposto dovranno percorrere domenica 61 giri pari a 308,706 km, tutti in notturna, come in ogni occasione fin dal 2008. Quella della città-Stato asiatica è infatti stata la prima gara di Formula 1 della storia disputata interamente sotto la luce dei riflettori (se ne impiegano oltre 1700).

Si tratta di uno dei Gran Premi più difficili della stagione dal punto di vista fisico per piloti e squadre: gli alti tassi d’umidità mettono alla prova atleti, ingegneri e meccanici e il continuo rischio pioggia rende costantemente imprevedibile lo svolgimento dell’attività in pista.

Il tracciato di Marina Bay è molto impegnativo per l’impianto frenante: basti pensare che ciascun pilota è chiamato a usare il freno per circa 22 secondi ad ogni passaggio. Al contrario la potenza del propulsore non è fondamentale visto che si passa solamente il 44% del tempo con il gas aperto, ma lo stress del motore endotermico rimane notevole, considerando anche le temperature e l’alta umidità dell’aria. Un altro elemento di cui tener conto è il consumo di carburante, al punto che spesso ai piloti viene consigliata la pratica del “lift and coast” – ovvero lasciare l’acceleratore evitando così di frenare prima delle staccate da alta velocità – per evitare di rimanere a secco nei giri conclusivi.

Gran Premio di Singapore: numeri e curiosità

15. La posizione più arretrata sulla griglia di partenza dalla quale si è vinto il Gran Premio di Singapore. A riuscire nell’impresa fu Fernando Alonso, che nel 2008 approfittò di una Safety Car innescata dal compagno di squadra Nelsinho Piquet per prendere in contropiede tutti gli altri concorrenti. In ben otto occasioni (66%) chi ha conquistato la pole position ha anche vinto la corsa, in due a trionfare è stato chi partiva terzo, in una chi si schierava sulla quinta piazzola della griglia.

25. Il numero medio di sorpassi nelle dodici edizioni del Gran Premio di Singapore fin qui disputate. Il maggior numero di cambi di posizione lo si è visto nel 2012 con 49 quando a vincere fu Sebastian Vettel. Nel 2009 ci furono invece appena tre sorpassi e a trionfare fu Lewis Hamilton.

65. Le isole che compongono Singapore. L’isola principale, nota come “l’isola che cresce”, per i continui lavori di allargamento che sottraggono terreno al mare, è situata tra Malesia a nord e Indonesia a sud, ed è collegata da due ponti alla città malese di Johor Bahru. Il territorio del Paese comprende altre 64 isole satellite più piccole, tra cui le maggiori sono: Jurong Island, Pulau Tekong, Pulau Ubin, Sentosa, Brani, Bukom, Hantu, Jong, Kusu, Palawan, Pawai, Pedra Branca, Sakijang Bendera, Sekudu, Semakau, Senanga, Serangoon, Subar Darat, Subar Laut, Sudong.

280. I metri di altezza massima che può raggiungere un grattacielo a Singapore. I suoi palazzi sono dunque “nani” per motivi di sicurezza, dato che il Changi Airport non è lontano dal centro della città. Raggiungono quest’altezza quattro palazzi, lo United Overseas Bank Plaza One, il One Raffles Place, il Republic Plaza e il CapitaSpring. Fa eccezione la Guoco Tower che nel 206 ha ottenuto una speciale esenzione per raggiungere i 290 metri d’altezza.

300. La sanzione base a Singapore in euro. Non è un caso che Singapore sia stata soprannominata “Fine City” da qualche anno a questa parte. Si rischia la multa nel caso si stiano importando gomme da masticare, proibite in tutto il territorio. I chewing gum sono stati vietati dal governo per risparmiare sulle spese di pulizia di strade e marciapiedi. Non si può attraversare fuori dalle strisce o gettare rifiuti per terra, anche in questo caso sono 300 euro. C’è anche il divieto di stare nudi in casa se non si oscurano le finestre e di fumare all’aperto fuori dalle poche zone designate.

Fonte: https://www.circusf1.com/2022/09/f1-numeri-e-curiosita-del-gran-premio-di-singapore.php


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