LOS ANGELES (USA) – Festa nazionale negli Stati Uniti d’America, è il Martin Luther King Day. L’NBA celebra il leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani con un ricco programa di 11 partite. I Golden State Warriors travolgono i Los Angeles Lakers, ancora senza LeBron James, grazie alle dieci triple consecutive di Klay Thompson. James Harden continua a segnare più di 30 punti (ventesima partita di fila), ma non basta per battere i Philadelphia 76ers. Sfida tutta europea tra Giannis Antetokounmpo e Luka Doncic.
CECCHINO – Dieci triple su dieci tentativi per iniziare la serata: quando Klay Thompson ha la mano calda è un cecchino. Dopo il secondo quarto i Golden State Warriors hanno già ipotecato la vittoria sui Los Angeles Lakers, 44 punti, 17/20 al tiro e 10/11 da dietro l’arco per il numero 11. Allo Staples Center c’era attesa per il rientro di LeBron James, ma il Re non è sceso sul parquet e, soprattutto, dall’infermeria ancora nessuna notizia sulle sue condizioni. Finisce 130-111 per i campioni in carica, ottava vittoria consecutiva per Golden State.
NON BASTA ‘IL BARBA’ – 20 partite consecutive sopra i 30 punti per James Harden, . Il primato, però, non basta agli Houston Rockets, fermati da Philadelphia. 20 vittorie su 24 partite giocate al Wells Fargo Center dai 76ers. Joel Embiid trascina i padroni di casa, privi di Jimmy Butler, contro gli Houston Rockets. I 37 punti del ‘Barba’ non bastano: Embiid ne segna 32 e raccoglie 14 rimbalzi. Coach Mike D’Antoni si preoccupa, la sua squadra non supera quota 100: finisce 121-93.
LA GRANDE EUROPA – Per la prima volta si trovano davanti : il greco segna 31 punti (a cui aggiunge 15 rimbalzi e 5 assist) nella vittoria dei Milwaukee Bucks sui Dallas Mavericks. Non basta ai texani la prima tripla doppia in NBA dello sloveno, che mette 18 punti, 11 rimbalzi e 10 assist. Coach Budenholzer può contare su un quintetto titolare tutto in doppia cifra e i Bucks consolidano il primo posto nella Eastern Conference vincendo 116-106.
LE ALTRE PARTITE – Gli Oklahoma City Thunder vincono al Madison Square Garden contro i New York Knicks. Partita controllata dal primo quarto e messa in cassaforte dai 31 punti di Paul George e dalla tripla doppia sfiorata da Russell Westbrook (17 punti, 10 rimbalzi e 9 assist). I Cleveland Cavaliers si dimostrano la peggior squadra NBA: i Chicago Bulls umiliano in trasferta i Cavs, con Zach LaVine che segna 25 punti. Tutto sotto controllo per i Washington Wizards, che già nel primo quarto vanno sul +15 contro i Detroit Pistons e portano il vantaggio fino alla sirena: 101-87.
I Brooklyn Nets sono sempre più la squadra di D’Angelo Russel: 31 punti e 8 assist, con 7/14 dal perimetro per guidare la squadra al successo contro i Sacramento Kings. Gli Orlando Magic accelerano in chiusura di primo tempo contro gli Atlanta Hawks: Nikola Vucevic e Evan Fournier firmano 29 punti a testa e la squadra di coach Clifford vince 122-103. I Miami Heat tengono testa ai Boston Celtics per tutto il primo tempo, ma dopo l’intervallo la squadra di coach Stevens allunga grazie ai 26 punti e 10 assist di Kyrie Irving e ai 19 di Jayson Tatum.
I New Orleans Pelicans vincono anche senza Anthony Davis: la partita contro i Memphis Grizzlies è già in cassaforte all’inizio dell’ultimo periodo. Al FedEx Forum finisce 105-85. Non bastano i 36 punti di Donovan Mitchell agli Utah Jazz. La squadra di Salt Lake City perde contro i Portland Trail Blazers, merito della super gara di Damian Lillard e Jusuf Nurkic.