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Un importante momento di condivisione in merito al rapporto tra lo sport e gli eventi legati agli spazi urbani. Un connubio a volte eccessivamente sottovalutato, soprattutto per quello che riguarda la politica. Si è tenuto ieri mattina, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Biochimica dell’Università degli Studi di Bologna, un incontro aperto sulla sociologia per lo sport: un seminario finalizzato ad illustrare le modalità con cui, attraverso la pratica sportiva, si possa far crescere il capitale materiale e immateriale di un territorio in termini di ricadute economiche, sociali e culturali.
Nell’ambito della seconda Settimana Nazionale della Sociologia, promossa dalla rete Cidas (), con il supporto delle associazioni formate da docenti universitari quali AIS, SISEC, SISCC e SOIS, l’incontro organizzato da SportComLab ha trattato in maniera approfondita il tema della “Sociologia per lo Sport”, facendo particolarmente riferimento alle prospettive e agli strumenti per lo sviluppo del territorio.
Numerose sfaccettature e aspetti analizzati, prendendo in considerazione anche esempi particolarmente attuali come le Olimpiadi e i Campionati Internazionali di calcio, ma non solo. Le ricadute sociali degli stessi eventi sportivi e il loro aiuto allo sviluppo del territorio sono stati trattati con abilità dai numerosi ospiti presenti, abilmente coordinati da Paolo Zurla, Presidente della Scuola di Scienze politiche e sociali dell’Università degli Studi di Bologna.
L’evento ha visto da subito il saluto e l’intervento di Claudio Stefanelli, Direttore del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, e di Maurizio Fabbri, Vice Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione. Preziose presenze a cui si sono aggiunte quelle di Carlo Genova, Professore aggregato di Sociologia, il quale ha spiegato le sfaccettature dell’incontro tra lo sport e l’ambiente sociale, prima di cedere la parola a Stefano Martelli, Professore di 1a fascia in Sociologia dello Sport e della Comunicazione.
A portare un significativo apporto relativo al mondo della pallavolo ci ha pensato Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley, la quale è intervenuta descrivendo i progetti, gli eventi e i valori che hanno contraddistinto in questi anni il noto club di Serie A, vero e proprio esempio di cultura sportiva.
Hanno infine chiuso la giornata gli interventi di Maurizio Marano, Direttore Scientifico della Scuola Regionale dello Sport del Coni e Mauro Rozzi, Presidente Regionale UISP.
In merito alla giornata di ieri abbiamo voluto conoscere il giudizio della Dottoressa Giovanna Russo, docente di Sociologia dello Sport e della Comunicazione presso l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum.
Spesso si pensa che la sociologia e lo sport siano due mondi distanti. Invece l’incontro di ieri ha dimostrato la solidità di questo rapporto.
In quali modalità lo sport può aiutare il territorio?
Prendendo come riferimento l’Italia, si verifica sempre una corretta traduzione in benefici?
Reputa sia mutato qualcosa rispetto al passato?