Di Redazione
L’impresa di ieri sera contro la Francia non riesce nuovamente alla Nazionale di Blengini, sconfitta per 3-0 dagli Stati Uniti di John Speraw. Nella bellissima cornice di pubblico del PalaPanini, i nostri ragazzi hanno faticato molto ad imporre il proprio gioco contro un ottimo avversario, pur avendo sicuramente qualcosa da rimproverarsi nella gestione del vantaggio, soprattutto nel terzo set. Una buona Italia in alcuni tratti del match.
La squadra di Gianlorenzo Blengini chiude così questa prima edizione di Volleyball Nations League con una sconfitta contro un avversario ostico. A fare la differenza le migliori percentuali in fase di contrattacco da parte degli statunitensi, che in campo avevano sicuramente maggiore affinità rispetto al nostro sestetto.
Primo set a stelle e strisce, con i nostri avversari che, dopo un inizio molto equilibrato, riescono ad imporre da subito il proprio ritmo. Baranowitz (oggi dall’inizio al posto di Giannelli) si affida molto ad un buon Ivan Zaytsev, il quale nulla può contro le migliori percentuali in contrattacco degli ospiti. Questi alla fine abbassano la guardia, ma non basta: l’errore al servizio di Parodi è letale (25-23). L’avvio di secondo set è positivo per i nostri colori: gli azzurri ci sono e rispondono bene all’appello del pubblico, fino al secondo time out tecnico, quando qualcosa si inceppa. Blengini prova nuovamente a cambiare qualcosa nel suo sestetto, inserendo Candellaro per Mazzone, ma il finale di set è pura amministrazione a stelle e strisce: gli statunitensi chiudono infatti 25-17. Nel terzo parziale nuovamente spazio dall’inizio a Candellaro per Mazzone, e a Parodi per Lanza. I ragazzi di Blengini partono subito fortissimo: la buona gestione del fondamentale di ricezione permette a Baranowiz di poter tenere in partita tutti i propri attaccanti, il resto è lavoro dei centrali a muro. Ancora una volta, purtroppo, nella fase centrale del set i nostri spengono la luce, favorendo la rimonta statunitense, mossa da Holt e Smith. Gli USA chiudono grazie alle nostre ingenuità 29-27 .
LA CRONACA DEL MATCH
Blengini inizia con Baranowitz al palleggio e Zaytsev opposto, Lanza e Randazzo i laterali, Mazzone e Anzani al centro, con Colaci libero. John Speraw risponde con Christenson – Ensing, Anderson e Defalco di banda, Holt e Smith al centro, e Shoji libero.
1°Set:
Inizio di partita che procede punto a punto: la prima azione degna di nota viene conclusa con il muro di Smith sullo Zar. Lo stesso fondamentale regala il primo break agli Usa (4-3). Gli statunitensi provano ad imporre il primo ritmo, riuscendoci, prima con l’ace di De Falco e poi con il buon lungolinea di Anderson: i ragazzi di Speraw avanti 8-4 al primo time out tecnico. Gli azzurri provano a rifarsi sotto, trascinati dal buon impatto iniziale di Lanza, e aiutati dalle mani di Anzani su Holt (9-7). Il centralone di Modena non ci sta, e si rifà con un muro verticale su Randazzo, inchiodando il punteggio sul massimo vantaggio USA, +5 (13-8), costringendo Blengini a chiamare time out.
Il coach azzurro prova a mischiare le carte inserendo Parodi al posto di Randazzo, ma la solfa non cambia in quanto sono ancora i nostri avversari a dettare il ritmo del gioco (19-13). Un timido tentativo prende forma dal doppio errore ospite, seguito dall’ace del regista azzurro Baranowitz: Speraw vuole far respirare i suoi e chiama time out (19-16). Gli azzurri continuano a spingere, aumentando la percentuale di muro e difesa e, con un mani out di Parodi, tornano prepotentemente sotto (20-18). Holt trova l’aiuto del nastro in un ace che vale una grossa fetta di set (23-19), ma la nostra nazionale non molla trascinata da uno straripante Zaytsev. L’errore di Parodi al servizio tuttavia vanifica tutto (25-23).
2°Set:
Ensing rovina il rientro in campo di Randazzo con un muro molto stretto, ma lo stesso giocatore azzurro restituisce il favore, prima dell’ace di Mazzone che impatta subito il punteggio sul 4-4. Gli azzurri ci sono e rispondono bene all’appello del pubblico: Lanza trova le mani scomposte di Christenson al termine di una grande azione corale, regalando ai nostri ragazzi il primo break del set (7-5). Gli Stati Uniti non ci stanno, e con un’ottima rotazione al servizio di Smith, vanno in vantaggio al primo time out tecnico (8-7).
Capovolgimento di fronte, con i ragazzi di Speraw che prendono il largo prima con il muro di Holt su Anzani e poi grazie ad una precisa pipe di Defalco che si infila in zona 6 (13-8). Blengini prova nuovamente a cambiare qualcosa nel suo sestetto, inserendo Candellaro per Mazzone (13-10), ma sono comunque i nostri avversari, grazie alla 7 di Smith, ad andare avanti al secondo time out tecnico (16-12).
Un buon break azzurro avvicina i nostri ragazzi (16-14), ma è un fuoco di paglia, con il muro di Christenson su Lanza e l’errore dello stesso nel tentativo di trovare un buco in zona 1 (18-14). Il finale di set è pura amministrazione a stelle e strisce: gli statunitensi chiudono infatti 25-17.
3°Set:
Nel terzo parziale nuovamente spazio dall’inizio a Candellaro per Mazzone, e a Parodi per Lanza. I ragazzi di Blengini partono subito fortissimo (5-2), ma il break statunitense riporta la situazione in equilibrio. Rossini sostituisce Colaci, mentre la compagine di casa conduce 8-5 al time out tecnico: un distacco che viene mantenuto intatto a causa dei numerosi errori da entrambe le parti (11-8).
Una buona gestione del fondamentale di ricezione permette a Baranowiz di poter tenere in partita tutti i propri attaccanti, il resto è lavoro dei centrali a muro, come quando Anzani è abile nell’anticipare Christenson e mandare gli azzurri sul +3 al time out tecnico.
I nostri avversari non mollano, e complici alcune disattenzioni, si rifanno sotto (20-19). Zaytsev prova a mantenere le distanze, ma Holt e Smith sono difficili da contenere: il set si decide nuovamente punto a punto. A sbagliare di meno sono ancora una volta i nostri avversari, che chiudono 29-27.
ITALIA – USA = 0-3 (23-25, 17-25, 27-29)
Tabellini e dichiarazioni in attesa di aggiornamento…