Lo sguardo rivolto al cielo per la dedica al donatore che le ha dato una nuova vita, non solo sportiva. Questa l’immagine dell’ennesima impresa di Marta Nizzo. L’atleta umbra è sul tetto d’europa grazie alla vittoria conquistata a Cagliari in Sardegna ai campionati Europei di tennis per trapiantati. La Nizzo, già due volte campionessa del mondo, in finale ha superato l’irlandese Aegleton (sconfitta anche a Malaga ai campionati del mondo) con il punteggio di 8/3 (il match si gioca in un unico set lungo).
In più Marta, punta di diamante della nazionale italiana trapiantati e dializzati, ha conquistato anche la medaglia di bronzo nel torneo di doppio misto.
Trofei che vanno ad arricchire una bacheca già prestigiosa in cui, come detto, spiccano i due ori mondiali ottenuti a Göteborg in Svezia nel 2011 e a Malaga lo scorso anno.
Una meravigliosa storia di sport ed al tempo stesso un vero e proprio inno alla vita. Ad 11 anni dal trapianto, Marta Nizzo è un esempio di tenacia e di passione per il tennis. Due miti su tutti. Da una parte chiaramente il donatore che le ha dato una nuova vita – “Dopo ogni successo – ha affermato l’atleta tuderte – il pensiero corre inevitabilmente a colui che mi ha regalato questa straordinaria possibilità”- Dall’altra il Re, Roger Federer, fonte di ispirazione per qualsiasi tennista e in particolare per Marta.
La Nizzo si allena da sempre al Tennis Club TODI1971 ed è seguita nella palestra A.N.A.M. con sede all’ospedale di Pantalla, una struttura in cui vengono curate, attraverso l’attività fisica, le malattie metaboliche e cardiovascolari.
Perché oltre a gareggiare per i trofei Marta ha una altra grande missione ovvero testimoniare l’importanza della donazione organi e i benefici che l’attività fisica produce nel post trapianto.
E in Sardegna è arrivata l’ulteriore dimostrazione.