Stavolta si torna indietro nel tempo solamente di un anno, 2017, quando la Ferrari vinceva, dominando, il Gran Premio d’Ungheria, nel caldo dell’Hungaroring. Una doppietta Rossa che ha riportato a galla un’unione di squadra davvero senza precedenti: un Sebastian Vettel nominato eroe di giornata per aver resistito nonostante un problema sulla sua SF70H, ed un Kimi Raikkonen che, da fedele scudiero, protegge la sua prima guida dagli attacchi della Mercedes, rinunciando ad una facile vittoria. Parlare di ieri per analizzare l’oggi, sperando per il domani; questo è ciò che stanno sicuramente facendo in quel di Maranello e, soprattutto, quello che sta accadendo nella testa di Vettel, alla luce dell’ultima deludente gara.
Torniamo all’anno scorso: nella giornata di venerdì è la Red Bull di Daniel Ricciardo a farla da padrona, dimostrando la bontà aerodinamica della sua RB13 sul tortuoso circuito ungherese, nonostante la Ferrari fosse stata decantata come la favorita del week end. Entrambi i piloti, però, sono tranquilli, non hanno spinto fino in fondo per lavorare esclusivamente sul setup e lasciano trasparire una certa fiducia che viene espressa in pista fin dal sabato mattina, quando Vettel è autore del record della pista. Si va in qualifica e il dominio Ferrari non cambia, con il tedesco a prendersi la pole position davanti all’altra Rossa di Raikkonen e alle Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, staccate rispettivamente di 3 e 5 decimi.
Sotto il caldo torrido di Budapest parte la corsa, con le due Ferrari che mantengono le posizioni così come le Mercedes, mentre Max Verstappen e Ricciardo si toccano alla seconda curva, con quest’ultimo che sarà mestamente costretto al ritiro. La prima parte di gara è un dominio totale delle SF70H che, con il serbatoio pieno, accumulano un vantaggio di ben 12 secondi sugli inseguitori capitanati da Bottas; sulla macchina di Vettel, però, si crea un problema allo sterzo che tende sempre più verso sinistra, costringendolo a rallentare per la gioia di Raikkonen e dello stesso Bottas che si fanno sotto.
Le Mercedes, nella seconda parte di gara, hanno un passo migliore delle Ferrari con le gomme soft e, per questo motivo, Bottas fa passare Hamilton per avere una chance di attacco nei confronti del duo di testa: gli sforzi del campione inglese sono resi vani da una grande difesa di Raikkonen che riesce a salvare la pelle sua e del compagno di squadra. La corsa non ha scossoni e la Scuderia può festeggiare la seconda doppietta stagionale dopo quella di Montecarlo, mentre Vettel va a +14 su Hamilton nel mondiale: questo anche perché, come da accordo, Lewis ha restituito la terza piazza al suo compagno. Il ricordo ancora fresco di una gara da sogno per la Ferrari per scacciare i cattivi pensieri di Hockenheim; una gara che Vettel dovrebbe rivedersi per ammirarsi nella sua gestione della difficoltà tecnica e psicologica.
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