Dopo il rapporto trimestrale sugli utili della VW, momento in cui si fa il punto e si riflette sul futuro, sono arrivate chiare le parole di Herbert Diess . Riflessioni che riguardano anche la Ducati, per la quale, secondo il manager, si profilano essenzialmente due possibili scenari.
IL PRIMO è sicuramente la vendita al miglior offerente. Opzione che in realtà, già da qualche anno, rimpalla sui tavoli di discussione generando infiniti rumors e ipotesi più o meno fantasiose. Lo stesso Diess parla però di Ducati come del marchio motociclistico più prezioso al mondo, ed è per questo che lo sforzo del gruppo sembrerebbe maggiormente indirizzato verso la seconda opzione.
NELL’OTTICA DI UNA CRESCITA MAGGIORE e più decisa, spiega il CEO del Gruppo Volkswagen, si potrebbe ipotizzare una manovra strategica che affianchi a Ducati altri marchi, creando così di fatto un Gruppo VW divisione 2 ruote, con diversi brand sotto l’ombrello della Casa di Borgo Panigale. In soldoni: un Gruppo Ducati, sotto-gruppo due ruote del Gruppo Volkswagen.
UNA STRATEGIA, questa, che per il settore moto non rappresenta una novità. Basti ricordare Harley-Davidson con Buell oppure, ai giorni nostri, KTM con Husqvarna; per non citare esempi più lampanti, come il Gruppo Piaggio, contenitore all’interno del quale gravitano Aprilia, Moto Guzzi e Vespa, oltre a Gilera e Derbi. La Ducati stessa, poi, già vive una profilazione di questo genere con il brand Scrambler Ducati.
MA QUALI POTREBBERO ESSERE EVENTUALI MARCHI DA ASSORBIRE? Al netto, infatti, di possibili sottomarchi interni – in Ducati esistono già “nomi forti” che vivono di vita propria, come ad esempio Monster e Panigale – è molto probabile che un’operazione di questo tipo preveda l’acquisizione di Marchi terzi, per poter diversificare i target e i prodotti in gamma. Ovviamente dovrebbero essere marchi italiani, con una forte tradizione alle spalle, e i primi a venire subito in mente sono Moto Morini e (ancor di più) MV Agusta, con la quale rilanciare ad esempio i fasti della mitica Cagiva.
AL MOMENTO, ovviamente, si tratta solo di ipotesi e congetture. Più o meno affascinanti, più o meno realistiche, in ogni caso, tutte le opzioni sono sul piatto. Cosa accadrà lo scopriremo con tutta probabilità già dai prossimi mesi.