Se c’è una città antica quanto e più di Chieti questa è Perugia. Le accomuna un viaggio temporale di trenta secoli, che partendo dalle coeve fondazioni della Teate marrucina e dalla Perusna etrusca, risale il crinale della storia sino ad arrivare ai giorni nostri. Si coniugano così tradizione e antichi e illustri retaggi di due città, per molti aspetti simili, a partire da quella conurbazione collinare, 450 metri s.l.m. Perugia e 330 metri Chieti che contorna di entrambe i maestosi profili.
Nel basket, invece, pochissime ed occasionali sono state i confronti tra la città di Achille e e quella del Grifo. Perugia ha, infatti, mostrato negli anni una tradizione sportiva essenzialmente pallavolistica e, pertanto, lontana rispetto alla vocazione più marcatamente cestistica di Chieti. Domenica, quindi, la gara che opporrà, sul parquet del piccolo impianto del PalaFoccià, la Magic Chieti al Perugia, fanalino di coda del campionato, ancora fermo a quota zero punti, avrà i tratti di una sfida inedita ma non per questo priva di interesse o scontata.
La classifica, infatti, non rende onore al valore intrinseco dei perugini e di questo è ben consapevole René Castorina che invita saggiamente a non fidarsi delle apparenze: “Perugia è squadra che non merita assolutamente l’attuale classifica, considerando il difficile calendario che ha avuto. Il valore di questa squadra è testimoniato sia da una strenua resistenza contro Matelica, giocando punto a punto sino alla fine, che dalla sconfitta maturata domenica scorsa dopo un overtime a Fossombrone, pur essendo Perugia priva dell’apporto di alcuni giocatori molto importanti. In corso d’opera, infatti, con l’inserimento di Daniele Monacelli ha consolidato in maniera significativa il proprio roster, che è caratterizzato da un buon mix di atletismo e qualità tecnica. Una squadra che gioca con tanta energia, a ritmi alti, e, pertanto, sarà per noi un fattore importante avere il pieno controllo del ritmo di gara, un fattore questo sempre decisivo nelle vittorie da noi conseguite. Dovremo convogliare nella gara tutta l’attenzione necessaria per provare a confermare il nostro buon periodo di forma. Molto proficua è stata l’amichevole giocata in settimana, nella quale abbiamo confermato la crescita della squadra sia in attacco che in difesa. Ovviamente è stata questa l’occasione per provare alcuni accorgimenti tattici in vista della partita di domenica, che, ripeto, dovremo affrontare con la stessa determinazione messa in campo nelle gare finora disputate”.
Attenti al Grifo, quindi, e ad un roster di tutto rispetto, a partire da uno starting five dinamico e votato a giocare ad un ritmo sostenuto e ben maggiore rispetto a a squadre magari più esperte e di qualità ma di minor atletismo. In cabina di regia si alternano il già citato Daniele Monacelli, figliol prodigo tornato alla casa del padre, dopo un’esperienza in quel di Altamura, e giocatore con tanti punti nelle mani, due giovanissimi play quali il filippino Gabriel Gomez e Filippo Faina, nomem omen, e quel Gianluca Domenis, costretto domenica scorsa a restare inoperoso in panca perché convalescente da un infortunio. Atletica e di qualità è anche la batteria di esterni, che Perugia può schierare, a partire dal suo capitano e giocatore simbolo, Jacopo Marsili, per poi annoverare Lorenzo e Tommaso Righetti e Francesco Antonicelli, un classe ’97 capace di assommare una quota punti sempre in doppia cifra. A salvaguardia dell’area sotto canestro, invece, sono arrivati quest’anno i 201 centimetri di Elia Frolov, ventiduenne ucraino di nascita, con genitori russi, ma romano d’accento e di formazione, essendo proveniente dal fiorente settore giovanile dell’Eurobasket. Di rincalzo in panca si segnala infine l’esperienza del pivot, classe 1980, Luigi Gagliardoni, oltre alla freschezza atletica dei giovanissimi Matteo Nana e Andrea Ciofetta.
Va da sé che la striscia di tre vittorie, tutte molto convincenti, ha dato morale e certezze ai neroverdi, apparsi tutti in evidente crescita di condizione. Si parte quindi per Perugia con un corredo fisico, tecnico e mentale del tutto ottimale. Ci sono quindi le condizioni giuste per proseguire sulla strada intrapresa, a patto che si offra il dovuto rispetto ad un avversario affamato di punti e di sicuro non disponibile ad accettare il ruolo di vittima sacrificale.
È tutto, fatta eccezione per ricordare orario e data della gara, le 18.00 di domenica 28 ottobre, l’appuntamento con la diretta Facebook a cura di Amos Tucci, e per rivolgere le nostre più grandi e sentite congratulazioni al “Dottor I”, Andrea Italiano, un ragazzo “grande” sia dentro che fuori dal campo, essendosi in settimana brillantemente laureato a pieni voti, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Chieti. Auguri Dottor Andrea!