Come nel 2014, quando LeBron James aveva deciso di tornare a Cleveland, è stato di nuovo Sports Illustrated a seguire l’evolversi delle trattative, e i nostri colleghi raccontano le ultime ore che hanno preceduto il trasferimento dell’anno.
Tutto inizia pochi giorni dopo le finali perse contro i Warriors. Molto influenzato negativamente da questa terza sconfitta in quattro anni, e soprattutto dallo sweep subìto, LeBron moltiplica gli incontri con i suoi agenti e finisce per definire quattro destinazioni: Houston, Philadelphia, LA Lakers e Cleveland, ovviamente. Chiede quindi al suo amico e agente, Rich Paul, di testare le acque con queste quattro squadre e di dargli un curriculum al suo ritorno dalle vacanze nei Caraibi.
LeBron James chiama Kobe Bryant e invita Magic Johnson a casa
Si pensa che si prenderà del tempo e osserverà come ogni formazione muove i suoi pezzi, ma Sports Illustrated riporta che tutta la faccenda ha avuto una accelerazione sabato. Arrivato a Los Angeles, dove possiede già una casa, LeBron chiede al suo agente di discutere con i Cavaliers, i Sixers e i Lakers. I Rockets, che hanno esteso il suo amico Chris Paul, sono già fuori dal gioco e sono i Lakers ad avere i suoi favori. Come prova, chiama Kobe Bryant e invita Magic Johnson a casa! Di solito, sono i dirigenti delle franchigie a tirare fuori il tappeto rosso verso le superstar, ma stavolta è LeBron a invitare Magic, presidente dei Lakers.
L’incontro è sabato sera. LeBron gli fa capire che non gli dà fastidio essere il primo giocatore ad unirsi ai Lakers. Inutile per Magic Johnson correre a firmare un Paul George o cavalcare uno scambio per Kawhi Leonard. Ciò che interessa LeBron è il futuro della squadra e i suoi punti di forza per questa stagione e per le stagioni a venire. Per non parlare del fatto che Magic Johnson è un modello per il suo successo dentro e fuori dal campo.
In vacanza in Europa
Dopo questo incontro, LeBron e sua moglie si recano in aeroporto, diretti in vacanza verso l’Europa. I suoi procuratori non conoscono ancora la sua scelta. I suoi agenti non sanno quando sarà annunciato. Mentre entra nel suo jet privato, LeBron chiama Rich Paul e annuncia “Call the Lakers”.
Quello che segue è un comunicato stampa di poche righe, quasi sibilline, pubblicato dall’agenzia Klutch Sports Group. LeBron aveva avvertito che sarebbe stato sobrio, e così è stato. Non è più negli Stati Uniti e nessuno sa quando tornerà. Una certezza: indosserà la maglia dei Lakers per le prossime quattro stagioni.