Vanoli Cremona
“Abbiamo iniziato sicuramente bene la stagione, ma se non restiamo concentrati può capitare di perdere anche a Pistoia”. Giulio Gazzotti tiene alto il livello di guardia della Vanoli Cremona, protagonista della miglior partenza della propria storia in Serie A, con 4 vittorie nelle prime 5 gare.
“Pistoia forse non ha un roster lunghissimo, ma il quintetto è di buon livello – ha detto “Gazza” ospite alla trasmissione Basket&Co. di Cremona 1 -, per cui non va sottovalutata. Può succedere a tutti di iniziare male, ma il PalaCarrara rimane un campo difficile da espugnare e loro si giocano molto. Noi ci giochiamo un altro mattoncino nella corsa salvezza”.
Protagonista nel successo casalingo contro Sassari con un plus/minus di +12 in soli 14 minuti, il lungo bolognese s’è fatto trovare pronto nel momento del bisogno. “Bisogna saper accettare il proprio ruolo. Io ho preferito far parte di una squadra che le idee chiare e di un ambiente dove si può lavorare bene piuttosto che inseguire minuti in più”.
Alla sua terza stagione in biancoblu, la seconda consecutiva, Gazzotti torna sul pensiero comune nel paragone con la squadra che l’anno scorso conquisto i playoff all’ultima giornata. “Quello che dice coach Meo è vero, senza nulla togliere ai miei attuali compagni, non abbiamo forse giocatori individualmente molto forti com’erano Johnson-Odom o Martin, ma la sensazione è che la squadra sia più coesa e portata a giocare insieme. C’è una buona empatia tra di noi, voglia di stare insieme, lo si vede in partita ma anche in settimana durante gli allenamenti. E questo ci porta ad andare oltre i nostri limiti”.
Ad esempio, fattore che lo riguarda da vicino, a rimbalzo, dove la Vanoli dopo 5 gare è la terza squadra del torneo con 41 rimbalzi catturati di media, dietro solo a Sassari e Cantù. “A volte si tende a dare la definizione di leggeri guardando banalmente peso e altezza dei giocatori, ma quando sei un po’ più piccolo della media come possiamo essere io, Ricci e Aldridge, sei portato a fare quel qualcosa in più che può fare la differenza. Mathiang invece può reggere il confronto con tutti”.