Una finale di altissimo livello davanti ad una cornice incredibile di pubblico tra cui anche Porzingis, alla Riga Arena va’ in scena l’atto finale della rassegna continentale che vede trionfare la Serbia su una pugnace ed a tratti commovente Lettonia; troppa la differenza di fisicità tra le due squadre in campo e lo si nota sin dalle battute iniziali con Pecarski (34 punti e 13 rimbalzi, titolo di Mvp) e Petrusev (29 e 8) a fare onde sotto i tabelloni e portando i serbi avanti anche di 15 lunghezze. I lettoni però, spinti dal pubblico, rialzano la testa grazie ai numeri del funambolo Zagars (26 e 11 assist) che rianima i compagni ed evita l’imbarcata prima di rientrare negli spogliatoi. Il 41-54 del 20′ non è ancora una sentenza finale
I primi minuti del terzo periodo infatti vedono un capovolgimento inaspettato: pressing, i numeri di Zagars e le triple di Veveris (20) riportano a solo due possessi i padroni di casa che sembrano in trance agonistica; la Serbia non ci sta e si gioca “l’illegale” carta dei tre lunghi assieme, oltre ai due sopracitati c’è sul parquet pure Ilic (9 con 8 rimbalzi e 4 assist) e di forza, con una presenza in area da squadra senior riprende inerzia e vantaggio in doppia cifra. Dovrebbe essere tutto semplice per i slavi, non è così perché Zagars non demorde e quando si è negli ultimi due minuti di gioco sono solo 6 i punti di differenza: Paunovic (40′ sul parquet, 17 e 7 rimbalzi) si butta dentro, guadagna un paio di tiri liberi e manda i titoli di coda. Vince meritatamente la Serbia, per i lettoni nessun rimpianto ed escono tra i convinti applausi della Riga Arena