Groningen. Alla vigilia della sfida ai Paesi Bassi, domani ore 18.00 alla Martini Plaza di Groningen, gli Azzurri sono sereni e concentrati. Dopo l’allenamento serale Meo ha comunicato i 12 giocatori che scenderanno in campo: out Amedeo Della Valle per uno stato influenzale, Simone Fontecchio e Raphael Gaspardo.
Il primo posto nel girone e la qualificazione alla seconda fase già in tasca non sono un vantaggio per gli Azzurri, perché quello che conta sono i due punti da portare in dote a settembre, quando comincerà il secondo e decisivo girone verso il Mondiale FIBA 2019. Non conta nulla nemmeno il +18 rifilato agli Orange a Treviso in febbraio. Dopo la sconfitta casalinga di Trieste contro la Croazia, la Nazionale ha come unico obiettivo quello di chiudere il girone D con 5 vittorie.
Coach Sacchetti ne è consapevole: “Non è mia abitudine fare calcoli prima del previsto. Siamo alla seconda fase, lo so, ma il nostro lavoro in questo primo step è ancora da concludere. Domani ci aspetta una partita non semplice, contro una squadra di giocatori aggressivi e di stazza. Gli olandesi vanno tutti a rimbalzo e noi dovremo essere bravi a non concederne tanti come invece abbiamo fatto all’andata (44, n.d.r). Dopo il match contro i croati abbiamo qualche piccolo acciacco e ieri abbiamo utilizzato l’allenamento per recuperare mentre oggi sul parquet siamo stati più intensi. I miei ragazzi non dovranno patire la pressione e mettere in campo le qualità che hanno”.
Farà il suo esordio Nico Mannion, che all’età di 17 anni, 3 mesi e 17 giorni sarà il quarto giocatore più giovane di sempre a vestire la maglia Azzurra (più giovani di lui, seppure di pochi mesi, solo Vinicio Nesti negli anni ’40, Dino Meneghin negli anni ‘60 e Alessandro Riminucci negli anni ’50).
“Nico ha qualcosa in più rispetto ad altri della sua età – spiega Meo – a partire da due gambe fuori dal comune. Ha talento e finora ha mostrato cose interessanti in allenamento. Domani lo testeremo in partita. Ha fatto una scelta importate decidendo di vestire la maglia dell’Italia e vogliamo che cresca nel modo giusto”. In questi giorni si sta parlando molto di Danilo Gallinari.
Sollecitato, il coach torna sull’argomento: “Lo sto dicendo dall’inizio di questa avventura, non mi va di parlare dei giocatori che non ci sono. Voglio focalizzarmi sulla squadra che ho e che mi sta dando ottime soddisfazioni. Ho chiamato Danilo così come ho chiamato gli altri. Pensavo che avesse voglia di tornare in Nazionale ma quando l’ho sentito ho trovato una chiusura totale. Mi ha detto che in questa finestra sarebbe stato out per via della mano e che il 25 agosto (inizio del raduno Azzurro in vista delle partite di settembre, n.d.r.) dovrà essere a Los Angeles. Questo è tutto ciò che telegraficamente mi ha detto”.