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    Sainz: Ferrari ti sento mia. Singapore più difficile di Monza, ecco perché

    ROMA – E’ tutto pronto a Marina Bay per il Gran Premio di Singapore 2023 di Formula 1, che andrà in scena questo fine settimana. Le Ferrari, dopo la buona prestazione sul tracciato di casa di Monza, vanno a caccia di un altra prova importante che magari possa riportarle sul podio. Carlos Sainz arriva dal terzo posto del GP d’Italia e adesso ha intenzione di trovare maggiore costanza, per meritarsi la conferma e il rinnovo di contratto. Lo spagnolo, infatti, vuole battere ancora una volta il compagno di squadra Charles Leclerc dimostrando la propria crescita.
    Sainz: “Singapore più difficile”
    Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, nel corso della conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Singapore 2023, ha fissato il proprio obiettivo in vista del finale di stagione: “Nelle ultime gare mi sono sentito molto bene in macchina, stiamo iniziando a comprenderla meglio. Stiamo cercando di metterla nelle condizioni giuste per affrontare il weekend. Questo ti dà fiducia e ti permettere di costruire meglio le gare. Quest’anno sento di capire meglio la vettura e di guidare meglio, ma soltanto negli ultimi tre weekend sono riuscito a mettere insieme tutto. L’obiettivo in questa seconda parte di stagione spera di essere il più costante possibile. Credo che a Singapore sarà più difficile rispetto a Monza perché c’è maggiore carico aerodinamico. Il punto di corda è più acuto e si addice meno alla nostra vettura”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel e il ritorno in pista: “Non posso dire di no…”

    ROMA – La Formula 1 in questa stagione è rimasta orfana di un pilastro come Sebastian Vettel che, dopo due anni alla guida dell’Aston Martin, ha deciso di lasciare il circus per dedicarsi ad altri progetti. Quando un pluricampione del mondo come il tedesco annuncia il ritiro ad un’età nella quale si potrebbe ancora scendere in pista, tutti si chiedono se un giorno possa tornare all’intero del circus automobilistico. Anche per Vettel vale la stessa cosa e lui stesso ha provato a rispondere a questa complicata domanda, non escludendo nulla.
    Vettel: “Non si può sapere”
    Il quattro volte campione del mondo di Formula 1, Sebastian Vettel, nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sports UK, è tornato a parlare di un suo possibile ritorno in pista nonostante abbia annunciato il ritiro lo scorso anno: “E’ una domanda a cui non posso rispondere di no, perché non si può saperlo. Se fosse stata rivolta a tutti i piloti che sono tornati, probabilmente avrebbero detto di no e che non lo sapevano. Alla fine poi sono tornati in pista tutti quanti, per questo io non posso escluderlo”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bastianini e l’infortunio alla mano: “Devo aspettare un mese”

    Bastianini: “Stagione complicata”
    Il pilota della Ducati, Enea Bastianini, nel corso di un’intervista rilasciata al sito ufficiale della MotoGP, è tornato a parlare del suo infortunio rimediato durante il Gran Premio di Catalogna: “Per me è stata una stagione molto complicata, ho sofferto tanto. Ancora non mi spiego la caduta di Barcellona, avevo un buon grip, ma poi la ruota anteriore si è bloccata sui freni. In questo momento sono posso muovere il piede e la mano. Il problema principale è la mano perché mi è stato inserito del metallo. Per questo la mobilità delle dita è limitata. Devo aspettare un mese prima che il metallo sia rimosso“. LEGGI TUTTO

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    Pedrosa, Binder ringrazia: “Con lui la KTM è a un altro livello”

    ROMA – Nella MotoGP attuale a dominare sono le case motociclistiche europee che, dopo anni difficili, hanno ridimensionato il dominio delle moto giapponesi come Honda, Yamaha e Suzuki. A guidare la truppa c’è ovviamente la Ducati, campione del mondo in carica, ma anche l’Aprilia e la KTM hanno fatto dei passi da gigante. Il team austriaco, per esempio, ha deciso di affidarsi a piloti abili come Brad Binder e Jack Miller, con l’auito di Daniel Pedrosa che, dopo una grande carriera, ha scelto di fare il collaudatore.
    Binder: “Pedrosa fantastico”
    Il pilota della KTM, Brad Binder, nel corso di un’intervista concessa ai media esteri, ha commentato la crescita del team austriaco e l’importanza che ha avuto Daniel Pedrosa nello sviluppo della moto: “E’ stata una cosa fantastica avere Dani Pedrosa con noi. Inizialmente abbiamo fatto un po’ fatica tutti quanti, ma lui era sempre lì a disposizione. Abbiamo potuto usare i suoi dati. Con la sua grande esperienza è riuscito a portare qualcosa in più alla nostra squadra, permettendoci di salire ad un altro livello”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio di Singapore: numeri e curiosità

    La Formula 1 ha lasciato l’Europa per fare rotta sull’Asia, dove andranno in scena le prossime tre gare. Prima di raggiungere il Qatar a inizio ottobre, infatti, nelle due settimane a venire si correrà in estremo oriente, per la precisione a Singapore e in Giappone.
    Il circuito di Marina Bay, nella città stato confinante con la Malesia, è ormai un classico moderno del campionato. Ha infatti debuttato nel 2008 – quando è diventato il primo evento disputato interamente in notturna – ed è sempre stato presente in calendario fuorché nel biennio 2020-2021 a causa della pandemia.
    GP di Singapore: numeri e curiosità
    1. Le medaglie d’oro olimpiche vinte da Singapore. Si tratta di un Paese nel quale gli abitanti sono particolarmente impegnati nello sport: circa il 60% delle persone under 50 ne pratica uno. Ciononostante, dato il limitato numero di abitanti, i successi internazionali sono ridotti. L’unica medaglia d’oro è stata vinta ai Giochi di Rio dal nuotatore Joseph Schooling nei 100 metri farfalla. Altre quattro le medaglie olimpiche conquistate: due argenti – nel tennistavolo e nel sollevamento pesi – e due bronzi (entrambi nel tennistavolo).
    6. Le versioni del tracciato di Marina Bay in appena 14 edizioni del Gran Premio di Singapore. La prima, nel 2008, si corse su un tracciato di 5.067 metri, che si allungò a 5.073 l’anno seguente. Nel 2013 venne rimossa la chicane Sling e la lunghezza scese a 5.065. Misure invariate nel 2015 anche se vennero riprofilate le curve 11 e 13, mentre con le piccole modifiche apportate alla 16 e alla 17 nel 2018 il circuito scese a 5.063 metri. Quest’anno viene introdotto il cambiamento più importante: spariscono le curve dalla 16 alla 19 e il tratto diventa completamente rettilineo facendo scendere la lunghezza sotto i 5 km, e precisamente a 4.940 metri.

    17. La posizione del piatto nazionale di Singapore, il chili crab, nella classifica della guida turistica Lonely Planet dedicata alle venti ricette più buone al mondo. Questa pietanza è assai complessa da preparare ed è ideale per chi ama il piccante e il sapore dei crostacei. Vi basti sapere che tra gli ingredienti abbiamo, oltre al granchio stesso, scalogno, zenzero, aglio e peperoncino, brodo di pesce, concentrato di pomodoro, salsa al peperoncino, sale, zucchero, amido di mais, uovo, cipollotto e prezzemolo cinese. Tanti auguri se pensate di poter riprodurre il piatto a casa vostra….
    30. Le vittorie in gare di serie automobilistiche internazionali del pilota più importante di Singapore. Si tratta di Mok Weng Sun, tre volte campione del GT Asia e vincitore di una gara nel World Endurance Championship, a Silverstone nel 2017, con la Ferrari 488 GTE del team Clearwater Racing.
    152. La lunghezza in metri della piscina dello sky deck del Marina Bay Sands, la piscina sopraelevata più lunga del mondo, nonché la più grande piscina a sfioro su un tetto. Offre viste quasi infinite della città dal 57° piano, ovviamente è esclusiva, aperta solo agli ospiti dell’hotel, e per accedervi è necessaria la chiave di una camera. LEGGI TUTTO

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    F1, Fred Vasseur spiega cosa servirà alla Ferrari a Singapore

    Cosa serve alla Scuderia Ferrari per far bene al Gran Premio di Singapore? Lo spiega Fred Vasseur, alla vigilia dell’appuntamento sul circuito di Marina Bay.

    “Torniamo in pista su un circuito completamente diverso da Monza”, ha detto il Team Principal della Ferrari, che poi ha aggiunto: “La pista di Marina Bay richiede infatti grande carico aerodinamico, una vettura particolarmente efficace in trazione e ben bilanciata per permettere ai piloti di avere la giusta confidenza tra i muretti”.
    Vasseur, parlando dei suoi piloti ha detto: “Trattandosi di un tracciato cittadino, il pilota a Singapore può fare una differenza ancora maggiore: abbiamo preparato al meglio la gara al simulatore e metteremo in condizione Carlos e Charles di girare il più possibile, cercando di massimizzare il potenziale della SF-23”.

    E infine, sulla scia dell’ottima performance del Gran Premio d’Italia, Vasseur ha poi chiuso dicendo: “Veniamo da una gara di Monza esaltante, vogliamo continuare questo trend positivo e raccogliere un buon bottino di punti anche a Singapore”. LEGGI TUTTO

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    Honda CR-V, il gioiello giapponese si evolve

    A novembre nelle concessionarie
    La sesta generazione del modello più venduto della Casa di Tokyo al mondo (nel 2022 è stata anche la quarta auto più venduta) si evolve in tutto e arriverà nelle concessionarie del nostro Paese (dove comunque negli anni ha raccolto 71.864 immatricolazioni) a novembre in due versioni. Quella full-hybrid con batteria più piccola e più efficiente, e la plug-in hybrid – che rappresenta un debutto europeo – col pacco batteria piu’ grande da 17,7 kWh, capace secondo la Casa di garantire un’autonomia elettrica fino a 82 km. 
    Due versioni, stesso motore
    La base propulsiva delle due versioni è la stessa, col motore benzina 2.0 4 cilindri iniezione diretta e ciclo Atkinson con consumi di 5,9 litri/100 km ed emissioni di 134 g/km che arriva a una potenza di sistema di 184 cv.
    Full Hybrid
    La versione full hybrid ha un doppio leggero motore elettrico uno di spinta e uno che funge da generatore con trasmissione a due rapporti, mentre sono state riviste sia l’unità di controllo che la centralina. Di fatto su strada si comporta come un’elettrica pur non essendola e raggiunge un’autonomia complessiva di 828 km.
    La ricarica
    La plug-in hybrid con il caricatore in dotazione da 6,8 kW si ricarica al 100% in 2,5 ore (meglio se la batteria è a 25 gradi). Senza dimenticare che si possono utilizzare servizi di precondizionamento e clima per ottimizzare l’efficienza e risparmiare energia. 
    Le dimensioni
    Cambiare rimanendo fedeli alla propria storia, significa anche prendere stilemi e dimensioni del passato per renderli al passo con i tempi e le esigenze dei clienti. Così, l’Honda CR-V si allunga fino a 4,70 metri crescendo, rispetto all’ultima generazione, di 10,8 cm di lunghezza, mentre la larghezza raggiunge 1,86 metri, cioè 1,1 cm in più, mentre anche il passo è più ampio di 4 cm.
    Un upgrade che si traduce in spazi più ampi per tutti fino a +1,6 cm per le gambe dei passeggeri posteriori e con bagagliaio piu’ ampio 587 litri per la full hybrid, 617 per la plug-in 
    Gli interni
    Migliora la qualità dei materiali interni e la visibilità con una vetratura più ampia grazie anche al cofano piano e al rialzo di 4,4 gradi del piano visivo. La plancia pulita e ribassata è ordinata e con tutti elementi orizzontali, a cominciare dal display dell’infotainment al centro da 9,0” completato da quello del quadro strumenti dietro il volante da 10,2”, mentre compare per la prima volta in Honda l’head up display proiettato sul parabrezza 
    Il design 
    Anche il design esterno è più pulito ed elegante, sopratutto nelle fiammate e nel posteriore, senza per questo perdere in aggressività e sportività con i montanti anteriori spostati più indietro grazie alla maggiore larghezza che traduce in un cofano più allungato e un’immagine complessiva di accresciuto. Sportività esaltata anche dalle due calandre diverse per distinguere i modelli 
    Sistemi di sicurezza e assistenza
    A bordo del nuovo CR-V debutta anche il nuova Honda Sensing 360, il più aggiornato sistema di sicurezza attiva e passiva. Sistema formato da: telecamera frontale a 100 gradi, radar a onde millimetriche e quattro radar agli angoli per una visuale a 360 gradi intorno al veicolo per un offerta di sistemi di assistenza alla guida che garantiscono un livello 3 di guida autonoma e avvicinano l’obiettivo Honda di zero incidenti al 2050.
    Come va
    Sulle strade intorno a Oporto, nelle vallate che si incastrano in successione intorno al percorso del fiume Douro dove nascono le uve più pregiate per la produzione del Porto, la nuova Honda CR-V full hybrid che abbiamo provato si è dimostrata molto silenziosa e confortevole. Con una reattività al richiamo dell’acceleratore quasi da elettrica. Lo sterzo è abbastanza preciso, ma è la maneggevolezza della vettura a sorprendere, viste le dimensioni importanti della vettura. La barra di torsione e le sospensioni garantiscono una stabilità notevole, anche nelle strade tortuose e piene di curve intorno del lungo fiume, anche se il top si trova nella versione plug-in hybrid con gli ammortizzatori adattivi. 
    I prezzi
    Il listino di Honda CR-V parte da 49.900 euro dell’allestimento Elegance che sale a 51.900 euro nella versione a trazione integrale e a 54.900 euro nell’allestimento Advance, sempre 4 ruote motrici. Per arrivare ai 59.900 euro dell’Advance tech ibrido plug-in.
    Grandi Suv crescono, ahinoi anche nei prezzi, anche se questo è il mercato. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bastianini e l’infortunio alla mano: ecco quanto devo aspettare

    ROMA – Stagione di MotoGP a due facce per la Ducati che, se da una parte si gode un Francesco Bagnaia in vetta alla classifica ed in lotta per il su secondo titolo consecutivo, dall’altra c’è Enea Bastianini che ha deluso le aspettative. Dopo una grande annata con il team Gresini tutti sperano di vedere un duello tutto italiano per il Mondiale, ma così non è stato. Bastianini è stato molto sfortunato, essendo stato costretto a saltare il primo terzo di campionato a causa di un infortunio rimediato nella prima gara di Portimao. Adesso è nuovamente fermo ai box e aspetta il suo momento.
    Bastianini: “Voglio fare qualcosa di buono”
    “Quest’anno è così, sto soffrendo molto. Ora devo prepararmi per il resto della stagione e cercare di fare qualcosa di buono. Dopo l’infortunio di Barcellona sono in grado di muovere il piede e la mano, ma quest’ultima è il problema più grande perché mi è stato inserito del metallo. La mobilità delle dita è limitata e dovrà aspettare un mese prima che possa essere rimosso il metallo”. Queste le dichiarazioni del pilota della Ducati, Enea Bastianini, rilasciata al sito MotoGP.com in merito alle sue condizioni fisiche. LEGGI TUTTO