La Scuderia Ferrari, da qui a fine stagione, ha due obiettivi ben chiari: il primo è concentrarsi sulla progettazione della nuova monoposto per il 2024; il secondo, non meno importante, è quello di sferrare l’attacco decisivo a Mercedes per il secondo posto nella classifica costruttori.
Fred Vasseur è stato chiaro nel settare i due macro obiettivi ai suoi uomini. Se da un lato tutti gli sforzi devono essere posti alla progettazione della monoposto per il prossimo anno, dall’altro non si deve tralasciare nulla per poter strappare, ai rivali di Mercedes, la piazza d’onore nel mondiale costruttori, dietro a Red Bull.
Il percorso, per centrare quest’ultimo obiettivo, è tutt’altro che semplice ma, numeri alla mano, raggiungibile. Come si può evincere dal grafico qui sotto, che mostra la progressione dei punti conquistati quest’anno da Mercedes e Ferrari, il distacco tra i due Team è di soli 20 punti, quando mancano sei gare alla fine del mondiale F1 2023.
Mercedes vs Ferrari: I punti della Classifica Mondiale Costruttori F1 2023
Nel corso della stagione, la Mercedes è sempre stata davanti alla Ferrari. Dopo il Gran Premio di Spagna, i punti di vantaggio dei tedeschi era di ben 52 punti, ridotti poi a 24 dopo la gara in Austria e tornati sopra i 50 punti dopo l’Ungheria. Nelle ultime quattro gare però, la Scuderia di Maranello è riuscita ad invertire il trend, riducendo progressivamente lo svantaggio fino agli attuali 20 punti.
Se andiamo ad analizzare la media punti degli ultimi quattro Gran Premi, scopriamo che Ferrari ha raccolto 23,5 punti contro i 14,5 di Mercedes. Zandvoort, Monza, Singapore e Suzuka sono quattro piste molto diverse tra loro e, qualora la media punti dei due team dovesse essere quella delle ultime quattro gare, l’aggancio potrebbe già avvenire in Messico.
Per fare questo gli uomini di Maranello hanno un piano ben preciso che prevede gare in marcatura stretta su Mercedes. L’obiettivo è quello di lavorare nei week end di gara per avere Carlos Sainz e Charles Leclerc sempre davanti a Lewis Hamilton e George Russell, badando un po’ meno a Red Bull, Aston Martin e McLaren. LEGGI TUTTO