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    F1, Alonso rinnova con Aston Martin: ” I am here to stay”

    “I am here to stay”. Firmato Fernando Alonso.
    È questo l’originale “comunicato stampa” con il quale il Team Aston Martin e lo spagnolo hanno annunciato il rinnovo della loro collaborazione.
    Alonso, che nelle scorse settimane era stato indicato come possibile sostituto di Sergio Perez in Red Bull, ha anticipato un po’ tutti scegliendo di andare in continuità con il recente passato.
    Le reali alternative per lo spagnolo erano davvero poche e la scelta di restare nel team giallo-verde è dettata dalla voglia di massimizzare quanto di buono fatto a partire dallo scorso anno.

    Da capire poi se il team di Lawrence Stroll confermerà anche Lance, oppure se vorrà affiancare al due volte campione del mondo, un pilota diverso e più prestazionale del figlio. More

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    Bagnaia, missione riscatto: la carica Ducati per il GP delle Americhe

    Voltare pagina, dimenticare vecchi ricordi e nuove ruggini. La Ducati è sbarcata ad Austin, dove la MotoGP riparte dopo tre settimane di sosta, complice l’annullamento dell’Argentina, con forti motivazioni. Enea Bastianini, vincente due anni fa al COTA con la Desmo griffata Gresini, vuole cancellare definitivamente l’infortunio di un anno che gli fece saltare anche la gara americana di scena questo fine settimana e confermare la rinascita di Portimao (proprio sulla pista dell’incolpevole ko 2023), dove è tornato sul podio con il secondo posto dietro Jorge Martin. Il nuovo leader iridato e ormai eterno rivale per il secondo sellino nel box ufficiale di Borgo Panigale. Pecco Bagnaia invece sulla pista della pole e delle vittoria nella Sprint 2023 dovrà fare i conti con il fantasma della successiva caduta domenicale quando era al comando, primo errore della stagione della conferma iridata, ma soprattutto con quanto successo in Portogallo. More

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    Ferrari, Elkann cita Hamilton ed esulta per il trionfo a Le Mans

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornale More

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    Le sei fasi della preparazione della Ferrari 499P, prima della gara di Imola

    Il processo di preparazione di una Ferrari 499P in vista di una gara include sei fasi principali. Andiamo a scoprirle insieme in questo nostro articolo.Ferrari 499 | Credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo una gara del Campionato FIA WEC le Ferrari 499P rientrano in Italia dove ogni vettura viene sottoposta a un accurato lavoro di controllo e messa a punto in previsione della prova successiva. Nella sede del racing partner AF Corse, la preparazione di una Hypercar ibrida consta di sei fasi principali che, oltre al montaggio e a numerosi controlli, includono il fire-up e a la scannerizzazione del bodywork. Un lavoro di squadra nel quale i dati raccolti dagli ingegneri, l’abilità dei meccanici e l’ausilio di strumenti sofisticati trova la massima sintesi.
    Il rientro
    A poche ore dalla bandiera a scacchi le 499P ufficiali sono pronte per il rientro in Italia: “Le vetture viaggiano per via aerea – ha spiegato Batti Pregliasco, Team Manager del team Ferrari – AF Corse – perché è essenziale accelerare i tempi al fine di poter iniziare il lavoro in officina nel minor tempo possibile”.
    Nella sede del racing partner AF Corse una squadra di meccanici, composta da circa 40 persone, si occupa delle varie fasi legate alla preparazione delle vetture: “Le Hypercar sono molto avanzate sul piano tecnologico, nonché complesse – ha proseguito Pregliasco –: per questo motivo il personale è altamente specializzato e suddiviso in aree di competenza ben delineate”.
    Complessità
    Ogni Ferrari 499P è costituita da oltre 3 mila parti, senza considerare le componenti interne ai motori termico ed elettrico (le analisi specifiche legate ai propulsori vengono svolti in officina a Maranello). Ciascuna di esse viene sottoposta a controlli mirati prima che la vettura si presenti di nuovo in pista per una gara del Mondiale endurance. “Le nostre Hypercar sono progettate per poter completare anche 9 mila chilometri con le medesime componenti – ha spiegato Luca Massé, AF Corse Technical Manager –, ovvero ben oltre la distanza di una 24 Ore di Le Mans. Questo significa che dopo le gare più brevi, le 6, 8 o 10 ore, quando si completano 2 o 3 mila chilometri, le vetture tornano nella nostra sede, vengono controllate e, spesso, rimontate, con la gran parte delle medesime componenti”.
    La differenza sostanziale, invece, si manifesta alla vigilia della gara più attesa della stagione, quella che va in scena sul circuito de La Sarthe, in Francia. “Prima di Le Mans – ha precisato Massé – arriviamo a sostituire sino al 70% dei particolari”.

    Sei fasi
    Il processo di preparazione di una Ferrari 499P in vista di una gara include sei fasi principali: smontaggio delle parti componenti, e controllo delle stesse, rimontaggio o assemblaggio della vettura, Fire-Up, Set-Up e scannerizzazione. “I dati raccolti dagli ingegneri in pista sono fondamentali per iniziare il lavoro di preparazione in officina – ha analizzato Luca Massé –. Smontare la vettura significa arrivare al punto in cui abbiamo solamente il telaio, mentre tutte le altre parti vengono controllate nei reparti specifici per effettuare le analisi mirate”.
    Terminata la fase del controllo le vetture vengono ri-assemblate: “Si arriva così al momento del Fire-Up, che consta in un controllo statico che prevede l’azionamento del motore, della trasmissione anteriore, della batteria – ha spiegato Massé – per verificare che la vettura sia stata assemblata correttamente. Segue il Set-Up, la prima messa a punto delle 499P, che terminerà una volta arrivati in pista, anche tenendo in considerazione le caratteristiche del tracciato e del meteo”.
    Prima di lasciare la sede del racing partner, infine, rimontate le carrozzerie, le Hypercar numero 50 e 51 vengono sottoposte a un’ulteriore messa a punto, detta “scannerizzazione”, che consente – tramite l’impiego di strumenti tecnologicamente avanzati – di verificare il corretto montaggio delle vetture, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla FIA. More

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    Dovizioso, post dall’ospedale dopo la caduta. E Valentino Rossi commenta

    FIRENZE – Grande spavento per Andrea Dovizioso che ha postato un messaggio sui social per rassicurare i suoi i tifosi dal letto dell’ospedale Careggi di Firenze, dove è stato trasportato in in elisoccorso in seguito alla caduta dalla sua moto nella pista da cross nell’aretino (a Terranuova Bracciolini) dove si stava allenando. More

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    Dovizioso, incidente in moto e trauma cranico: trasferito con l’elisoccorso

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    Paura per Dovizioso, brutto incidente in moto: è in ospedale, come sta

    Incidente in Valdarno per Andrea Dovizioso, campione del mondo classe 125 nel 2004. Stamani, da quanto appreso, il pilota 38enne è caduto dalla sua moto nella pista da cross di Terranuova Bracciolini (Arezzo) in località Il Tasso, mentre si stava allenando dopo il ritiro dalle competizioni ufficiali. Nella caduta avrebbe riportando un trauma cranico. Da quanto appreso non è in pericolo di vita, ma, a livello precauzionale, è stato comunque trasferito con l’elisoccorso Pegaso all’ospedale fiorentino di Careggi in codice tre. L’incidente è avvenuto poco dopo le 11. Sul posto i mezzi del 118 per i soccorsi. More

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    Sainz, c’è chi ti vuole subito! Lui intanto flirta con tre team

    TORINO – Tutti per Sainz, Carlos per se stesso. Con Max Verstappen tornato a non essere praticamente inquadrato salvo il via e il traguardo, involato verso il quarto Mondiale consecutivo e miraggio della Mercedes per il dopo Lewis Hamilton, l’uomo del momento e del mercato è proprio lo spagnolo appiedato dalla Ferrari per far posto al baronetto inglese. La crescita del figlio d’arte va di pari passo con quella della SF-24 di Maranello e non ha avuto stop nonostante la mazzata della mancata conferma prima dell’inizio del campionato e l’attacco di appendicite con operazione a Gedda dopo il podio all’esordio in Bahrain. Due batoste che semmai hanno rafforzato Carlos, tornato in Australia per vincere (unico a battere l’olandese della Red Bull volante negli ultimi due anni, già a Singapore 2023) e salito sul podio anche domenica in Giappone. Sempre sui gradini della felicità quando è salito in macchina. E sempre davanti al compagno di squadra Charles Leclerc, il predestinato che non ha ancora trovato l’equilibrio con la nuova macchina e forse con la pressione di dover accogliere nel modo più convincente possibile il prossimo e ingombrante coinquilino. More