Circa un anno fa, Matteo Berrettini stava per vivere uno dei momenti più speciali della sua carriera. L’italiano ha brillato così tanto a Wimbledon da raggiungere la finale all’All England Club, dove perse solo contro Novak Djokovic. Un anno dopo, la vita è diversa per l’italiano, perché gli ultimi tempi sono stati particolarmente complicati e sfortunati.
Operato alla mano destra, Berrettini è rimasto fuori per quasi tre mesi, ma è tornato sull’erba a Stoccarda con una vittoria su Radu Albot. Ma l’azzurro, numero 10 del mondo, contento della prestazione di eri ma non nasconde alcune le difficoltà.
“Mi sento bene, soprattutto fisicamente. Non ho mai dato nulla per scontato, soprattutto dopo un’operazione, visto che non ne ho mai avuta una prima. Sono molto felice, ho giocato tre set e mi sento bene, ma mentalmente non è stato facile. Quando non si gioca per un po’ di tempo si perde il ritmo ed è per questo che ho sofferto nel secondo set, ma ho lottato duramente fino alla fine”, ha confessato.
Dal fronte ranking la classifica ATP non è ancora completamente fedele a ciò che è accaduto nelle 52 settimane precedenti, quindi ci sono ancora casi a dir poco strani. Come se questo semplice fatto che la classifica sia ancora condizionata da alcuni punti passati, Matteo Berrettini soffrirà anche della decisione che l’ATP Tour ha preso di non assegnare punti a Wimbledon, dove fu finalista lo scorso anno.
Ebbene, l’italiano, attualmente al 10° posto del ranking dopo quasi tre mesi di assenza per infortunio, non potrà evitare di uscire dalla top 20 dopo Wimbledon nemmeno se vincesse tutti i tornei che disputerà sull’erba. Sembra incredibile, ma è così.
Il 13 giugno, lunedì prossimo, 360 punti verranno tolti dai “quarti” del Roland Garros e altri 125 dal titolo di Stoccarda 2019. In altre parole, perderà già punti se anche vincesse il titolo e gudagnasse i 250 punti a Stoccarda, dove gareggia questa settimana. La settimana successiva, avrà i 500 punti da difendere del titolo al Queen’s e 90 dalle “semifinali” di Halle nel 2019. Anche in questo caso, il massimo che potrà fare è difendere 500 punti. Peggio di tutto questo sono i 1200 punti della finale di Wimbledon che non potrà recuperare in alcun modo.
Conti fatti, perderà 2.275 punti, il che lo farà uscire dalla top 20, qualunque cosa accada.