Di Redazione
Nella speranza che venga tradotto anche in italiano un consiglio di lettura per tutti gli appassionati di pallavolo: si tratta dell’autobiografia di Dimitar Zlatanov, leggenda del volley mondiale ben noto anche nel nostro paese, papà della bandiera azzurra Hristo Zlatanov (attualmente impegnato come dirigente in A2 a Piacenza) che proprio oggi ha presentato il libro in concomitanza con il suo 70esimo compleanno. L’ex giocatore, uno dei monumenti dello sport bulgaro, ha ricevuto un’onorificenza a Sofia ed è stato festeggiato da numerosi ex giocatori della nazionale.
Dimitar Zlatanov è l’unico giocatore bulgaro inserito nella Hall of Fame di Holyoke: prima partita da professionista nel vecchio CSKA di Mosca del 1968 con cui vinse molto a titolo nazionale (nove titoli) prima di diventare una delle bandiere del Robe di Kappa Cus Torino con cui nel 1981 vinse lo scudetto. Medaglia d’argento al Mondiale del 1970 dove fu votato miglior schiacciatore della rassegna, fu giudicato uno dei migliori giocatori assoluti anche alle Olimpiadi del 1980. Presente a tre edizioni delle Olimpiadi, quattro Mondiali e altrettanti Europei è inserito nella Top 25 dei giocatori del secolo dominata da Kiraly e Bernardi.
Una carriera lunghissima che è proseguita ancora a Sofia, Milano e Cuneo prima di concludersi a quasi quarantanni: alla presentazione del suo libro dal titolo “Per toccare la cima” c’erano i due ex presidenti della federvolley bulgara Stoyanov e Parvanov, l’inseparabile moglie Maria e il figlio Hristo.