Il nuovo Decreto Legislativo che deve recepire la direttiva dell’Unione Europea sulle emissioni climalteranti è stato la base dell’incontro che ha visto protagonisti Unem e le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera. Unem ha precisato la propria posizione esprimendo la necessità di investimenti e di normative chiare. Soprattutto nel settore dei trasporti, uno dei più importanti e delicati in Italia. Soddisfazione per la decisione, da parte del Governo, di puntare sempre di più sui carburanti decarbonizzati.
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Unem, l’Unione Energia per la Mobilità che rappresenta le aziende del settore della lavorazione e della distribuzione dei prodotti petroliferi, ha avuto un incontro con le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera. Il tema dell’audizione è stato quello della direttiva UE Red II, quella che promuove la produzione di energie rinnovabili nei Paesi membri dell’Unione. Un obiettivo condiviso da Unem, che però avverte della necessità di poter disporre di investimenti e di contare su normative chiare. Tanto più nell’ambito dei trasporti, contemplato nel Titolo V dello schema di Decreto legislativo.
In questo settore saranno sempre più determinanti i combustibili decarbonizzati, i Low Carbon Liquid Fuels (LCFL). A partire dai biocarburanti, che attualmente costituiscono il 10% dei carburanti consumati, e che avranno un’importanza sempre maggiore. Ma anche i carburanti da carbonio riciclato (RCF). Questi ultimi, avvisa Unem, necessitano però di una metodologia di calcolo “GHG saving”, che possa consentirne l’utilizzo nel più breve tempo possibile.
Soddisfazione, da parte dell’associazione, per il futuro obbligo imposto dal decreto di portare al 16% (contro il 14 della direttiva) l’uso di tutte le tipologie di biocarburanti. Indipendentemente dal tipo di mezzo di trasporto: in questo schema, infatti, oltre ai veicoli su gomma rientreranno anche aerei e navi.
In conclusione, Unem ha ribadito il proprio sostegno a tutte quelle attività che saranno necessarie per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030.
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