Foto Fipav Puglia
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Il mondo della pallavolo si è fermato in maniera unanime lo scorso 24 febbraio, giorni in cui l’emergenza coronavirus prendeva piede prima nel nord Italia per poi espandersi nell’intero paese. Sono stati giorni intensi e di tensione quando si intravedeva in prospettiva quello che nel periodo precedente è accaduto in Cina a causa del temibile coronavirus che da quei giorni ad oggi sta provando a mettere KO un popolo, quello italiano, che sta combattendo con forza e consapevolezza che, con l’impegno di ognuno, si può vincere questa battaglia che vede medici, infermieri e operatori della sanità in prima linea quotidianamente in un lavoro intenso e delicato per salvare la vita di chi viene colpito da questo terribile virus.
Il mondo della pallavolo dopo il primo stop deciso il 24 febbraio, previsto fino al 1 e poi prolungato fino al 15 marzo, si è poi allineato alle decisioni del CONI che ha fermato l’intero mondo dello sport fino al 3 aprile compreso avviando, volendo guardare un aspetto più leggero, un’olimpiade fatta di allenamenti e richiami atletici svolti nelle proprie case dagli atleti che cercano di tenersi in forma in vista della ripresa in programma, si spera, il prima possibile.
Abbiamo ascoltato il presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri che, a stretto contatto con l’intera Federazione Italiana Pallavolo, è al lavoro con i componenti del consiglio regionale per prevedere varie opzioni per la conclusione della stagione 2019-2020.
1) In un momento in cui non vi sono certezze, qual è la linea sulla quale sta lavorando la Federazione Italiana Pallavolo?
2) Cosa si sente di dire alle società, nella speranza di una rapida ripresa delle attività?
3) La Puglia è stata scelta come sede delle finali nazionali maschili U16 e dell’Europeo U18. Cosa si può dire oggi a riguardo dei prossimi eventi in programma nella nostra regione?
4) Quali sono le opzioni valutate dal CR FIPAV Puglia per il finale di stagione?