Soffrire è nel DNA della PIELLE LIVORNO. E probabilmente è proprio questa sofferenza sportiva che genera l’amore per la maglia biancoazzurra.
Che la palestra “Balducci” di Pontassieve non fosse un campo facile lo sapevamo. Anzi, lo avevamo toccato con mano due settimane fa quando Valdisieve vinse all’ultimo secondo, conquistando le Final Four di Coppa Toscana. Squadra ruvida, quella di coach Pescioli, che non ‘muore’ mai. Neppure sotto di 17 lunghezze e con la Pielle in totale possesso dell’inerzia (17-31 al 10’, 35-46 alla pausa lunga).
Nella ripresa, infatti, Dell’Agnello e soci perdono un po’ di lucidità in fase offensiva e Valdisieve ne approfitta per rosicchiare tutto il margine e presentarsi al rush finale in fiducia. Dall’altra parte la Pielle si aggrappa alle iniziative individuali e ai viaggi in lunetta, quasi mai precisi al 100 per cento. A 9’ dalla fine, con il punteggio di 79-80 per la Pielle, Dell’Agnello commette una sanguinosa infrazione di 5 secondi sulla rimessa, ma in uscita dal timeout è lo stesso ‘Della” a disturbare il palleggio e costringere Valdisieve ad un ‘air ball”. Vince la Pielle, soffrendo. E in attesa del collante fra i vecchi e i nuovi e il recupero di Andrea Malvone, saper soffrire rappresenta già una bella iniezione di fiducia.
Valdisieve-PIELLE LIVORNO: 79-80