La Red October Pallacanestro Cantù si appresta ad affrontare una delle gare più difficili della sua gloriosa storia. Lunedì prossimo, palla a due alle ore 20:30 al “PalaBancoDesio”, i biancoblù allenati da coach Evgeny Pashutin affronteranno la Victoria Libertas Pesaro per la settima giornata di Serie A PosteMobile. Una partita molto importante non soltanto per il proseguimento del campionato ma anche e, soprattutto, per le recenti vicissitudini fuori dal campo da gioco. Una serata destinata a restare nel cuore dei tifosi biancoblù, una serata per la quale la società ha chiesto a gran voce il supporto del proprio pubblico. In campo, dunque, ora più che mai, oltre alla squadra ci andrà anche una città intera. Un popolo, quello canturino, chiamato ad andare avanti con grande coraggio e grande orgoglio. L’appello ai tifosi è stato fatto negli scorsi giorni direttamente da Roman Popov, Amministratore Unico di Pallacanestro Cantù. Ma non solo: anche coach Evgeny Pashutin, capo allenatore della Red October Cantù, ha voluto chiamare tutti a raccolta.
«Adesso, in questo momento – ha dichiarato Pashutin a pochi giorni dalla partita con Pesaro – mi piacerebbe dire a tutti i tifosi di venire al palazzetto a proteggere Cantù. Noi giocheremo con il cuore, dando il massimo. I ragazzi sono uniti, hanno fatto gruppo per Cantù. È un momento difficile per il club ma noi dobbiamo stare uniti: lo staff tecnico, la dirigenza, i giocatori, i tifosi, tutta la città. Guardiamo avanti per far sì che una società con un grande nome come la Pallacanestro Cantù possa continuare a giocare un bel basket, vincente, mantenendo il club ad un alto livello».
Poi però, come sempre nello sport, viene il campo e lunedì sera a Desio c’è una partita da vincere:
«La gara con Pesaro è molto importante per noi, abbiamo bisogno di prendere fiducia e di riprendere la via della vittoria. Prepariamoci specialmente in difesa per fermare i loro contropiedi perché Pesaro è una squadra veloce che cerca di giocare un basket ad alto ritmo. Artis, Murray e Blackmon sono tre guardie che possono portare palla, con delle individualità molto veloci. Poi ci sono McCree e Shashkov in posizione di “quattro” e Ancelotti come centro, hanno stazza, oltre ad avere come arma la pericolosità dal perimetro. Per questo motivo dovremo sacrificarci molto sul perimetro, contestando i loro tiri, giocando bene i vari uno contro uno in difesa. Dobbiamo controllare poi i rimbalzi ed il ritmo della gara».