La Red October Cantù esce sconfitta dal “PalaDozza” di Bologna, battuta 90 a 81 dalla Segafredo Virtus Bologna di coach Stefano Sacripanti, ex biancoblù insieme a David Cournooh e Pietro Aradori, quest’ultimo a referto con 26 punti. Questo il commento di coach Evgeny Pashutin nel post gara:
«È stata una serata molto dura per noi – ha commentato il capo allenatore di Cantù in sala stampa -, dove non siamo stati in grado di seguire il piano partita che avevamo preparato. Non siamo riusciti a controllare il ritmo, soffrendo tanto a rimbalzo. Nel primo quarto siamo partiti forte, poi però, complici anche le rotazioni, abbiamo incominciato a giocare meno bene. Siamo stati altalenanti per tutto il resto della partita, non riuscendo più a riprendere il controllo. E senza il pieno controllo sul match, a cambiare, è stata anche la nostra mentalità. Nel secondo tempo abbiamo provato a stoppare Aradori e Kravic che stavano segnando con continuità ma non ne siamo stati capaci. Kravic segnava un canestro dietro l’altro, tanti concessi anche troppo facilmente dalla mia squadra, che non è riuscita ad evitargli anche facili layup».
«Abbiamo provato ad accorciare le distanze poi, nel terzo e nel quarto periodo, ma – ha proseguito il tecnico russo – se non si riesce ad avere il controllo del ritmo e dei rimbalzi è davvero difficile recuperare uno svantaggio. Quando catturiamo più rimbalzi degli avversari, vinciamo sempre. Oggi non ci siamo riusciti e, infatti, abbiamo perso».
«Rispetto alla partita di Brindisi siamo sicuramente migliorati sotto il profilo della condivisone del pallone ma la difesa, ancora una volta, non è stata granché. Miglioriamo a rimbalzo – ha concluso Pashutin – e controlliamo il ritmo delle partite».
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Lega A – Cantù, Pashutin “Non siamo riusciti a controllare il ritmo”
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