ROMA – Buona la prima in Eurolega per l’AX Armani Milano che con grande autorità sbanca Podgorica battendo 82-71 il Buducnost. Una vittoria portata a casa grazie al prezioso lavoro di Vlado Micov (15 punti), ex della serata che con le sue triple nel terzo quarto e un paio di giocate nel finale è stato determinante per contenere il rientro dei montenegrini a cui non sono bastati i 22 punti di Earl Clark. Ai fini del successo meneghino però sono state altrettanto preziose le giocate di Mike James (13 punti e 5 assist) che ha armato la mano dei compagni permettendo anche a Nemanja Nedovic (14 punti), Arturas Gudaitis (11 punti) e Mindaugas Kuzminskas (12 punti) – solidissimo nei secondi conclusivi – di raggiungere la doppia cifra.
IL MATCH – Milano cerca da subito di alzare i ritmi e, sotto la regia di James prova ad allungare portandosi a +15 a metà del primo quarto (22-7). Il Buducnost non si fa però influenzare e, lavorando bene sotto i tabelloni con Nikolic, mette prima fuori causa Tarczewski (a lungo bloccato dai falli) e poi accorcia le distanze chiudendo la frazione a -11 (22-11). Il buon lavoro a rimbalzo d’attacco dei montenegrini continua anche nel secondo quarto e questo consente al Buducnost di rifarsi sotto toccando il -4 (22-18). A quel punto Kuzminskas e Nedovic risalgono in cattedra e permettono a Milano di andare negli spogliatoi con lo stesso scarto guadagnato nel quarto di apertura (42-21). Al rientro in campo i biancorossi, spinti da Micov, allungano a +14 (45-31) ma poi alla lunga pagano la risalita del Buducnost che si ritrova a +3 (52-49). Nel momento di massima difficolta ci pensa sempre Micov a bombardare da fuori il canestro dei padroni di casa e a salvare una Milano un po’ disattenta a rimbalzo e in fase di costruzione. Si arriva così ad inizio quarto quarto sul 57-51 milanese che diventa 65-51 con il mini-break piazzato all’alba della frazione finale. Ancora una volta però il Buducnost si rialza e risale la corrente sospinto da Clark fino al -3 a meno di 3 minuti dalla fine. Serve quindi l’ennesimo canestro di Micov per condannare i padroni di casa al ko.