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    Sinner in finale alle Atp Finals: il montepremi e quanto vale il titolo

    Jannik Sinner sta riscrivendo, ancora una volta, i libri di storia. A livello statistico, con numeri da record come la striscia di 30 successi consecutivi a livello indoor, le tre finali consecutive alle Finals e il fatto di esserci arrivato da imbattuto. Proprio questo dato consente a Jannik di essere molto vicino a un altro primato: quello del guadagno più alto nella storia di un torneo Atp. Già, perché vincendo oggi la finale delle 18 (in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW), Sinner diventerebbe il giocatore ad incassare il prize money più cospicuo in un solo torneo, oltre 5 milioni di dollari. 

    Quanto vale la vittoria alle Finals: il montepremi
    Il montepremi complessivo delle Atp Finals è di 15.500.000 dollari. Quest’anno il premio per il campione imbattuto è di 5,07 milioni di dollari: si tratta del premio più alto mai messo in palio nella storia dell’Atp. Di seguito il prize money turno per turno:

    Campione imbattuto: $5.071.000
    Vittoria in finale: $2.367.000
    Vittoria in semifinale: $1.183.500
    Vittoria in ogni match del girone: $396.500
    Quota di partecipazione: $331.000
    Riserva: $155.000 LEGGI TUTTO

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    Sinner-Alcaraz alle Atp Finals, dove vedere in tv e streaming

    Roland Garros, Wimbledon, US Open e ora Atp Finals. Dopo tre finali Slam consecutive, arriva anche il titolo di Maestro: sarà ancora Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz. L’italiano per il tris, il murciano per il primo titolo in carriera a Torino, dove la Inalpi Arena sarà tutta colorata di azzurro. Sarà il sesto confronto a livello Atp del 2025. L’appuntamento è per domenica alle 18 in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su NOW.  LEGGI TUTTO

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    Alcaraz-Auger Aliassime alle Atp Finals, il risultato in diretta live della partita

    Seconda semifinale alle Atp Finals per decidere l’avversario di Sinner in finale: il numero 1 al mondo Carlos Alcaraz affronta il canadese Felix Auger-Aliassime. Il match, in programma per le ore 20.30, sarà in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su NOW. Sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti
    SINNER-DE MINAUR, GLI HIGHLIGHTS LEGGI TUTTO

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    Sinner a 30 vittorie di fila indoor: è la 5^ striscia più lunga di sempre. LA CLASSIFICA

    Jannik Sinner allunga la striscia di vittorie su cemento indoor grazie al successo in semifinale alle Atp Finals su Alex De Minaur. L’azzurro sale a quota 30, quinta “streak” più lunga di sempre su questa superficie nell’Era Open: l’ultimo ko dell’azzurro al coperto risale alle Atp Finals 2023. Di seguito la classifica con le striscie di vittorie più lunghe di sempre su cemento indoor: in testa c’è McEnroe
    SINNER-DE MINAUR, GLI HIGHLIGHTS LEGGI TUTTO

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    Atp Finals, Sinner in finale: De Minaur ko in due set

    Jannik Sinner torna in finale alle Atp Finals. L’azzurro è in finale a Torino per il terzo anno consecutivo grazie alla vittoria su Alex De Minaur, piegato con il punteggio di 7-5, 6-2 in un’ora e 51 minuti di gioco. È stato un match dai due volti per Sinner. Il primo set è stato lottato ed equilibrato, giocato al massimo da De Minaur e – di contro – tra alti e bassi dal numero 2 al mondo. Decisivo è stato il cambio di marcia di Jannik nell’undicesimo parziale, in cui ha conquistato il break all’ottava palla break del set. Nel secondo parziale, invece, non c’è stata partita: un monologo del tennista azzurro che rapidamente ha conquistato un doppio break di vantaggio. Alla decima finale stagionale (nuovo record personale), Sinner diventa così il terzo giocatore nella storia a giocare le finali in tutti gli Slam e alle Atp Finals nella stessa stagione dopo Roger Federer e Novak Djokovic. Domani alle 18, in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW, la finale per confermare il titolo conquistato un anno fa: di fronte ci sarà Carlos Alcaraz o Felix Auger-Aliassime. LEGGI TUTTO

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    Atp Finals, Bolelli e Vavassori fuori in semifinale: vincono Heliovaara e Patten

    Si ferma in semifinale il cammino di Simone Bolelli e Andrea Vavassori alle Atp Finals. Prima coppia italiana di sempre ad aver superato il round robin del torneo, gli azzurri hanno perso contro i numeri 2 al mondo Harri Heliovaara ed Henry Patten con il punteggio di 6-4, 6-3 in un’ora e 16 minuti. Un match sempre di rincorsa per Bolelli e Vavassori che in entrambi i set hanno pagato il break subito nel terzo gioco. Tanti meriti a Heliovaara e Patten che hanno disputato una partita impeccabile, sia al servizio (24 su 27 con la prima) che in risposta. Per Bole e Wave il torneo si chiude a testa alta, ma la stagione non è ancora finita: la prossima settimana ci sarà per loro la Coppa Davis LEGGI TUTTO

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    Alcaraz: “Non mi sento il migliore, devo migliorare in tante cose”. L’intervista a El Pais

    Carlos Alcaraz a cuore aperto in una lunga intervista a El Pais: “Il ranking non mente: significa che sei stato il migliore per tutto l’anno, ma la realtà è diversa. Puoi perdere con chiunque o nei primi turni. Sento di non essere il migliore al mondo e di dover migliorare in tante cose. L’obiettivo è la costanza, spero di essere nella stessa situazione tra cinque anni”

    “Io con la corona in testa come Yamal? Non credo, ma perché non sento di essere il migliore al mondo”. Parola di Carlos Alcaraz che si confessa in una lunga intervista a El Pais il giorno dopo la premiazione per il numero 1 di fine anno. Nonostante il traguardo raggiunto e un anno fenomenale, lo spagnolo ha sottolineato le difficoltà di questo sport, nel mantenere sempre alta la qualità: “Il numero uno è il numero uno, il ranking non mente – spiega – Significa che sei stato il miglior per tutto l’anno, ma la realtà è diversa. Anche se sei lì, puoi perdere contro chiunque o nei primi turni. La classifica mostra una cosa, ma la realtà di questo sport è molto diversa. Certo, ci si sente benissimo quando si è in cima e vedermi lì è incredibile, anche se sento che devo migliorare in molte cose”. Miglioramenti che passano da due aspetti. Da una parte c’è il lavoro quotidiano, dall’altro il talento. Due facce della stessa medaglia, evidenziate da Alcaraz: “Il talento aiuta, ma il lavoro pesa molto di più. Se ci pensi, in fondo sono molti di più i giocatori che sono arrivati in alto perché hanno lavorato tantissimo, rispetto a quelli che avevano talento ma poi non mettevano quel lavoro necessario. Lavorare duro è la cosa più importante, dare il meglio ogni giorno. Questo pesa più del talento. Credo che, nel mio caso, in tutti questi anni ci sia stato più lavoro che talento, anche se quest’ultimo non è mancato”. LEGGI TUTTO