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C’è un concetto che viene spesso associato, a volte anche in modo arbitrario, alle personalità di potere, ed è quello della “forza tranquilla“; si dice che a coniare l’espressione sia stato il politico francese Léon Blum. Un modo di dire diventato ormai celebre al punto di farne uno slogan: di solito, quando questo avviene, è il momento in cui il concetto inizia a perdere di efficacia, ma per fortuna non è questo il caso.
Sarah Wilhite-Parsons, schiacciatrice statunitense che gioca nel campionato giapponese con le NEC Red Rockets, in campo è questo: nella sua pulizia tecnica, nella consapevolezza dei propri mezzi acquisita per mezzo di una gavetta perfino più lunga di quello che sarebbe dovuta essere. Una forza tranquilla, che i flutti delle esperienze in giro per il mondo non possono spostare.
Partiamo dalla tua esperienza in Giappone. Come ti trovi? È stato difficile adattarsi alla vita e alla cultura nipponica?
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Come stanno andando le NEC Red Rockets in campionato?
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Sei soddisfatta delle tue prestazioni finora? C’è qualcosa in cui puoi fare meglio?
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Quali sono le differenze principali tra la pallavolo giapponese e quella degli altri paesi in cui hai giocato?
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Le aspettative per le giocatrici straniere in Giappone devono essere piuttosto alte…
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Cosa farai al termine del campionato?
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Stai già pensando ai Campionati Mondiali 2022?
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Nella tua carriera hai giocato in Italia, Germania, Brasile, Turchia e ora Giappone. Non avresti preferito una maggiore “stabilità”?
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Possiamo dire che nella stagione al Nilüfer Belediyespor hai fatto il salto di qualità?
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C’è un momento della tua carriera che consideri indimenticabile?
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Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
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