Compra una Lamborghini da 260mila euro in leasing, ma si rifiuta di pagare le rate e poi tenta di rivenderla. Si può riassumere così la vicenda, iniziata a ottobre 2019, che ha come protagonista un 50enne torinese. La latitanza del commerciante dopo l’acquisto spinge l’agenzia creditrice a rivolgersi a una società di recupero crediti e beni di Genova, costretta a contattare l’uomo per risolvere la faccenda. Due le proposte: un piano di rientro o la restituzione dell’auto. Ecco com’è andata a finire.
In vendita con documenti contraffatti
Essendo passati diversi mesi (siamo in piena pandemia), il commerciante decide di avvalersi del Decreto del 2020 che prevedeva la sospensione dei canoni leasing per moratoria dovuta agli effetti negativi del Covid. Ma la società di recupero crediti, scaduta la sospensione, capisce che l’uomo non ha alcuna intenzione né di pagare le quote né di restituire la vettura. Non resta che rivolgersi alle forze dell’ordine: i poliziotti del commissariato di Nervi denunciano quindi l’uomo per appropriazione indebita, chiedendo il sequestro del mezzo. Finalmente la Lamborghini, che nel frattempo era sparita, viene rintracciata dagli agenti in un autosalone tra Antibes e Nizza, in Costa Azzurra. E qui la sorpresa: l’auto era stata messa in vendita con tutti i documenti contraffatti. È stata quindi posta sotto sequestro e poi riconsegnata ai poliziotti del commissariato Nervi che hanno provveduto a riportarla alla società di leasing. L’uomo, invece, è stato denunciato.
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