Aniasa continua a farsi sentire e avanzare proposte al Governo per un recupero più veloce del settore auto, dopo questi lunghi mesi difficili. Durante l’audizione informale presso la decima Commissione Industria ha parlato Massimiliano Archiapatti, il presidente dell’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici. “È necessario stimolare la domanda di mobilità sicura, eco-sostenibile e condivisa. Per svecchiare il nostro parco circolante, il secondo più anziano d’Europa, è necessario attuare misure in grado di promuovere la sostituzione dei veicoli più inquinanti con soluzioni di ultima generazione alla portata delle famiglie italiane che stanno fronteggiando la crisi”.
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Il Governo non ha raggiunto i suoi obiettivi
“I dati dimostrano che l’ecobonus non ha prodotto la rottamazione dei veicoli più inquinanti – ha sottolineato Archiapatti – ma ha privilegiato gli acquisti di veicoli di gamma alta. Incentivare ‘l’usato fresco’ consentirebbe, invece, di produrre immediati benefici sulla domanda di mobilità, sull’ambiente e, non ultimo, sul fronte delle Entrate per l’Erario”. Stando ai dati del Ministero dello Sviluppo Economico, da aprile 2019 al 10 giugno 2020 sono state completate 14.060 prenotazioni di autoveicoli con ecobonus per un impegno di 55,1 milioni di euro. Di tutte le vetture prenotate, per il 76% (cioè 10.897) non è stata prevista la rottamazione di un altro veicolo. Appena il 22%, ovvero 3.136 auto, sono state comprate con contestuale rottamazione. Proprio su questi numeri interviene il presidente Aniasa: “Questo è un dato significativo che testimonia il mancato raggiungimento degli obiettivi che il Governo si era posto”.
Estendere l’ecobonus
Per produrre benefici nell’immediato futuro, Aniasa ha avanzato un’ulteriore proposta al Governo. I benefici riguardano la domanda di mobilità, l’ambiente e le Entrate per l’Erario. Di cosa si tratta? L’associazione propone di estendere l’ecobonus, oggi previsto solo per limitate fasce di veicoli, alle vetture usate con standard di emissioni Euro 6 a seguito di rottamazione di veicoli Euro 0, 1, 2, 3 e 4. Senza stravolgere le esigenze di cassa del Governo, l’ecobonus potrebbe essere erogato sia tramite credito d’imposta ma anche attraverso esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche, così da raggiungere classi sociali con minore capacità di spesa.
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