Prima bocciato per inamissibilità, poi riammesso e allargato a moto, motorini e microcar elettriche grazie a un nuovo emendamento. Finalmente il decreto sembra avere un finale positivo: sarà presentato nei prossimi giorni alle commissioni di Bilancio e Finanze e, secondo le tempistiche della Camera, votato già dalla prima settimana di giugno per poi essere convertito in legge il 29. C’è chi parla di una “svolta green”: non solo le direttive all’estero, vedi la politca verde adottata da , ma anche nuovi servizi di sharing elettrico che arrivano in Italia, per esempio da poco approdato a Roma e a Milano. La svolta, adesso, sembra arrivare direttamente d’alto e chissà cosa potrebbe cambiare per il .
PER I VEICOLI GREEN – L’ecoincentivo verrà esteso, dunque, a tutti i veicoli “green” a due, tre e quattro ruote di categoria L, ovvero motorini, moto, tricicli e quadricicli di qualsiasi cilindrata, dopo la rimozione del limite di 11W. Potrà beneficiare del bonus anche che decide di rottamare un veicolo euro 3 di categoria L (prima era possibile solo per gli euro 0, 1 e 2). Un altro emendamento all’interno del decreto istituisce un fondo di due milioni di euro per l’acquisto di veicoli elettrici per disabili: ci si potrà avvalere del fondo attraverso un buono pari al 18% dell’Iva sul prezzo di acquisto che verrà versato dall’Inps all’acquirente dopo le verifiche di rito.
DECRETO MICROMOBILITÀ – Inoltre, sembra essere in dirittura d’arrivo anche il decreto Micromobilità, all’interno della legge di bilancio: è stato il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco a dichiarare che, a breve, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratterebbe di un decreto ministeriale in cui è prevista la sperimentazione cittadina di quei veicoli ancora non omologati come monopattini, segway e hoverboard. Questi nuovi “mezzi di trasporto” potranno così circolare su piste ciclabili, nelle zone a velocità massima ridotta e nelle aree pedonali senza superare i 6 km/h.