ROMA – “L’arrivo di Cristiano Ronaldo è un beneficio per il calcio italiano ma soprattutto per la Juventus, inutile che ci prendiamo in giro. Con lui partono 2-3 piedi avanti rispetto alle altre squadre”. Con la solita schiettezza che lo contraddistingue da sempre Daniele De Rossi dice la sua sull’avvento in Italia di CR7 che rischia di uccidere il campionato ancor prima che inizi: “Aver vinto 7 scudetti di fila vuol dire saper fare le cose bene. La Juve ha sempre dimostrato in questi anni di essere migliore degli altri. Avere Cristiano Ronaldo significa inevitabilmente, almeno a bocce ferme, che il campionato lo hai un po’ già ammazzato. Ma è vero pure che si dovrà ambientare, le partite si dovranno giocare, la squadra dovrà iniziare a giocare per lui. Non tutto è scritto e penso questo lo sappiano anche Allegri, lui e la società . Comprare un giocatore del genere vuol dire puntare a qualcosa di più: la Champions. Il campionato magari lo danno per scontato, ma non penso lo faranno, anche se non è scritto che vinceranno la Champions e neppure il campionato…”.
CONTE MI HA FATTO RINASCERE – De Rossi, che è al 18° ritiro con la Roma, rivela di essere rinato negli ultimi anni: “Più invecchi e più cerchi di godertela. Ti godi ogni singolo minuto in maniera più intensa. Tutto quello che devi fare lo fai con minuzia dei particolari. Negli ultimi anni diversi momenti mi hanno cambiato, tra cui l’incontro con Antonio Conte. Lui è uno che ti dice le cose faccia. Mi ha fatto rendere conto che stavo calando e mi ha fatto capire di dover iniziare a lavorare in maniera diversa. A 35 anni non è detto che devi andare più piano. Guardate Lebron James: negli ultimi anni ad un’età come la mia, ha disputato i campionati migliori…”.
PASTORE DEVE RIABITUARSI AI RITMI ITALIANI – De Rossi chiude spendendo parole d’elogio per l’acquisto più importante della Roma, ovvero Pastore. “Ne ho sempre sentito parlare bene negli anni scorsi dai miei amici Verratti e Sirigu. E’ un piacere condividere lo spogliatoio con lui, è un ragazzo a modo. Poi ricordiamo quanto è forte, gli ci vorrà del tempo per riprendere il ritmo italiano, al Psg c’è troppo dislivello con le altre e questo può essere un po’ meno allenante, deve essere bravo a riprendere l’atleticità un po’ più competitiva che c’è in Italia”.