Una regola non scritta della NBA vuole che il giocatore che commette due falli nel primo quarto o nei primi minuti del secondo, fili dritto immediatamente in panchina per non rientrare in campo che nel terzo periodo abbondante, se va bene.Doc Rivers ai Clippers non segue questo precetto (“Personalmente, mi piace”, ha detto in proposito Shai Gilgeous-Alexander. “Aiuta a giocare più liberamente.”) ed è uno dei segreti del suo coaching.
Rivers al Los Angeles Times: “Onestamente, è difficile essere mandati fuori per sei falli in una partita NBA. Ci ho sempre pensato. Allora, perché mettere in panchina un giocatore che ne ha due? Quindi non devo preoccuparmi dei falli perché se un giocatore deve uscire, allora ho un altro giocatore da mettere in campo.” E con i falli si possono vincere le partite. Rivers ha a disposizione una rotazione profonda con almeno 12 giocatori che vanno in campo per 10′. E la sua Los Angeles, con 23,7 falli a partita, è la quinta squadra più sanzionata dietro Phoenix, Atlanta, Detroit e Brooklyn. Però oggi è numero uno a Ovest.
“La regola è: dopo due errori devi sederti”, ha raccontato Tobias Harris. “Di solito, gli altri allenatori lo applicano quando un giocatore viene doppiamente sanzionato nel primo quarto o all’inizio del secondo. Ritornano solo nel terzo periodo. L’allenatore ci fa giocare nonostante gli errori. Questa è una buona cosa perché gli errori possono spezzare il ritmo di molti giocatori. Probabilmente Rivers si sentiva così quando c’era lui sul parquet.”