La tappa di Silverstone la ricorderemo per la molteplicità di sensazioni che ci ha offerto nel corso del weekend. Il Circus si prepara già ad affrontare il round austriaco dopo una tre giorni caratterizzata da una molteplicità di condizioni ed emozioni non così comuni. A risentirne anche la lotta del midfield, con le forze in campo che hanno subito continui cambiamenti, dai primi chilometri del venerdì fino alla bandiera a scacchi della domenica.
Proprio in questo orizzonte il caso più eclatante è quello della Haas. Il team capitanato da Gunther Steiner è passato dal grande disappunto post qualifica al miglior risultato stagionale, guardando ai piazzamenti della coppia. La pioggia del sabato aveva penalizzato pesantemente le prestazioni della squadra, che aveva chiuso la sua giornata appena dopo il Q1, con la doppia esclusione dei due piloti. Una partenza dalle retrovie che, per assurdo, ha aiutato Kevin Magnussen e Mick Schumacher a tenersi lontani dalle carambole del via. Le lacrime di Schumi Jr. nel giro di rientro post GP, raccontano il finale di una disperata rincorsa ai punti che era diventata un calvario per il tedesco, ora speranzoso che ciò possa significare un nuovo punto di partenza per la sua stagione.
Sebbene le premesse della prima parte di weekend non fossero negative, è stato un fine settimana dall’esito pesante per i cugini dell’Alfa Romeo. Ma poco importa del risultato sportivo in seguito a quanto accaduto pochi metri dopo lo start a Guanyu Zhou. Le immagini cruente che per fortuna hanno portato solo ad un grosso spavento, sono un’ulteriore dimostrazione dei grossi passi avanti fatti dalla F1 e dal motorsport sul fronte della sicurezza.
Nonostante la classifica racconti di un risultato soddisfacente, c’è comunque un filo di rammarico per un’Alpine che complessivamente avrebbe potuto raccogliere di più. In condizioni di asciutto la monoposto aveva espresso una discreta competitività sia sul giro secco, che sul ritmo gara. Infatti, escludendo la qualifica sul bagnato che ha lasciato qualche perplessità, il ritmo incoraggiante è riemerso in regime di GP. Se Fernando Alonso ha chiuso in una posizione migliore di quanto si auspicava 24 ore prima, per altro siglando il record di chilometri in F1, non si può dire lo stesso di Esteban Ocon. Per il francese la gara è cominciata in salita, con il coinvolgimento negli incidenti del via. La bandiera rossa ha permesso però ai meccanici di riparare la sospensione danneggiata e farlo rientrare in gara, dove peraltro ha mostrato un ritmo di tutto rispetto. Un problema alla pompa di benzina gli ha però strappato dalle mani tutte le carte in regola che aveva per chiudere in top ten.
I delusi del weekend sono i ragazzi di AlphaTauri, che hanno vissuto una tre giorni in cui ben poco è andato per il verso giusto. I due piloti hanno avuto fra le mani una monoposto che nel corso del fine settimana ha sfornato prestazioni anonime. La partenza della gara, non ha fatto altro che aumentare la frustrazione, con entrambi i piloti coinvolti negli incidenti. Anche in questo caso, le riparazioni apportate nel corso della neutralizzazione del GP, sono servite a ben poco. Non molti giri dopo la ripartenza, Pierre Gasly e Yuki Tsunoda hanno innescato un duello poco utile ai fini della corsa, che ha avuto il peggiore degli esiti. Il contatto reciproco li ha estromessi dalla fortuita top ten in cui si trovavano e, di conseguenza, dalla possibilità di ottenere punti importanti.
C’è soddisfazione invece in casa Aston Martin dopo che Sebastian Vettel nel giorno del suo compleanno, ha fatto un bel regalo a sé stesso e alla squadra. Nella prima partenza era andato al contatto con la Williams di Albon; ha poi mantenuto una buona condotta di gara, riuscendo a chiudere fra i primi dieci. Il fatto che ciò sia accaduto in tre delle ultime quattro gare, dimostra che il tedesco potrebbe aver inanellato la giusta interpretazione della macchina.
E’ stata una gara dal sapore dolce anche per l’accoppiata McLaren-Lando Norris. Il pilota inglese del team di Woking lascia la tappa casalinga dopo un fine settimana in cui ha espresso il massimo potenziale della propria monoposto. Nonostante una MCL36 dalle fatiche ormai ben note, al sabato Norris ha messo in pista il tuo talento sul bagnato, strappando la sesta casella in griglia. Una piazza mantenuta poi fino al traguardo, grazie ad un ritmo gara in linea con quello dei diretti competitors.
Nel mondiale che esclude Red Bull, Ferrari e Mercedes dall’assegnazione dei punteggi, Lando Norris conquista un gran bottino che gli permette di scavalcare Valtteri Bottas in classifica.
Classifica piloti
- Lando Norris McLaren 140
- Valtteri Bottas Alfa Romeo 138
- Esteban Ocon Alpine 135
- Fernando Alonso Alpine 103
- Pierre Gasly AlphaTauri 70
- Sebastian Vettel Aston Martin 68
- Daniel Ricciardo McLaren 61
- Kevin Magnussen Haas 59
- Lance Stroll Aston Martin 57
- Yuki Tsunoda AlphaTauri 50
- Guanyu Zhou Alfa Romeo 42
- Alexander Albon Williams 39
- Mick Schumacher Haas 29
- Nicholas Latifi Williams 12
- Nico Hulkenberg Aston Martin 8
Classifica costruttori
- Alpine 238
- McLaren 201
- Alfa Romeo 174
- Aston Martin 133
- AlphaTauri 120
- Haas 88
- Williams 51
Classifica giri veloci
- Lando Norris McLaren 3
- Valtteri Bottas Alfa Romeo 1
- Mick Schumacher Haas 1
- Yuki Tsunoda AlphaTauri 1
- Guanyu Zhou Alfa Romeo 1
- Fernando Alonso Alpine 1
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/07/gp-gran-bretagna-f1-primi-punti-per-schumacher-sorridono-anche-vettel-e-norris.php