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    Practice Thailandia: Martin il più veloce, Bagnaia direttamente in Q2

    BURIRAM – È Jorge Martin il più veloce nella Practice del Gran Premio della Thailandia, valevole come diciassettesimo round del mondiale di MotoGP. Il pilota spagnolo della Ducati Pramac ha chiuso con il tempo di 1:29.826, precedendo, nonostante una caduta nel finale, Maverick Vinales di poco meno di un decimo. Tempi molto ravvicinati sul circuito di Buriram: basti pensare che Augusto Fernandez, che chiude il gruppo di piloti che accedono direttamente al Q2, è lontano appena tre decimi. Tra i primi dieci si rivede Francesco Bagnaia, settimo, dopo due weekend che lo hanno visto costretto a passare per il Q1; il ducatista è seguito da Fabio Quartararo. Out, invece, Marc Marquez, undicesimo. LEGGI TUTTO

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    F1, Minardi critico sulla Sprint: “E’ una copia minore del Gp”

    Gian Carlo Minardi | CircusF1Mentre la Formula 1 è pronta per il Gran Premio del Messico, diciannovesimo appuntamento del Mondiale F1 2023, il Circus si interroga sul futuro della Sprint race. Nata nel 2021 per aumentare lo spettacolo, in particolare modo nel programma della giornata di sabato, fino ad oggi il mini-GP di 100 km ha disatteso le aspettative, secondo Gian Carlo Minardi.
    E come spesso succede, si cercano soluzioni alternative, molto diverse tra loro, volte a migliorare lo spettacolo. Tra le idee ci sarebbe l’uso della griglia invertita, la creazione di un campionato a parte con un punteggio e un montepremi dedicato come “incentivo” ai piloti.
    Su questo, abbiamo voluto sentire cosa ne pensa Gian Carlo Minardi: “La sprint-race era nata con l’intento di aumentare lo spettacolo. Ad oggi questo risultato è stato fortemente disatteso. In questo momento il format non è di aiuto. E’ solamente una copia minore del Gran Premio, senza aggiungere niente di più come abbiamo visto proprio negli ultimi due appuntamenti in Qatar e Austin”, ha commentato Minardi.

    La sesta e ultima sprint di questo 2023 si correrà in occasione del Gran Premio del Brasile: “C’è bisogno anche di un programma del fine settimana costante, senza dover stare ad impazzire per ricordarsi il format in occasione del singolo GP”, ha detto Minardi che poi ha anche aggiunto: “Inoltre la sprint crea un ulteriore problema. Una sola ora di prove libere per la messa a punto di queste vetture è troppo poco, soprattutto quando sono i millesimi a fare la differenza tra una sessione di qualifica e l’altra”.
    Il manager faentino ha concluso dicendo: “Forse si potrebbero aumentare i punti in palio, ma al momento non ho la ricetta. Siamo di fronte ad un dominio incredibile da parte di Red Bull a cui non sarà facile porre fine da parte dei concorrenti. Non dimentichiamoci che la storia della Formula 1 è piena di cicli vincenti. Fa parte di questo sport. Di certo non lo fermi creando un campionato a parte o mettendo in palio cifre da capogiro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Messico: il meteo dice rischio pioggia, quasi ogni giorno

    Il meteo previsto è abbastanza incerto a Città del Messico, sia per temperature che per condizioni. C’è un potenziale a rischio pioggia, quasi ogni giorno.

    Il Gran Premio del Messico, che si correrà domenica 29 ottobre, rischia di essere disputato sotto la pioggia. Il rischio di precipitazioni a Città del Messico è molto alta il venerdì ma ci sono buone possibilità di rovesci anche nella giornata di sabato e domenica.
    F1, Gp Messico: il meteo LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Messico per cogliere ogni opportunità”

    credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeSeconda gara della tripla americana per il Mondiale di Formula 1, che dal Texas si sposta a sud per il Gran Premio di Città del Messico, al quale la Scuderia Ferrari arriva con il podio conquistato ad Austin da Carlos Sainz, risultato che ha permesso di recuperare ancora qualche punto a Mercedes nella classifica Costruttori.
    “Abbiamo lasciato Austin con una classifica rivista dopo l’esclusione di Lewis Hamilton e di Charles, che ha permesso a Carlos di salire sul podio”, ha commentato Fred Vasseur, alla vigilia del Gran Premio del Messico.
    Il Team Principal della Ferrari, sempre parlando dello scorso Gp, hai poi aggiunto: “È un risultato che si merita per come ha gestito la gara e che ci ha consentito di tornare a rosicchiare punti nella rincorsa al secondo posto nella classifica Costruttori”.

    Pensando alla prossima gara invece, Vasseur ha detto: “In Messico però voglio vedere maggiore concentrazione da parte della squadra perché non possiamo più permetterci alcuni degli errori di valutazione che abbiamo visto negli Stati Uniti. Quella che ci attende è una gara molto particolare, nella quale condizioni ambientali uniche influiscono sul rendimento delle vetture, sia sotto l’aspetto della prestazione pura che sotto quello della gestione gomme”.
    In Messico la Formula 1 torna al classico format con tre turni di prove libere, qualifiche e gara: “Avendo il formato di gara tradizionale – ha commentato Vasseur -, avremo modo di fare tutte le necessarie valutazioni nelle tre sessioni di prove libere e sono convinto che metteremo a punto strategie mirate che ci permettano di trarre il massimo da un Gran Premio che sulla carta si prospetta non poco complicata. Noi tutti, a cominciare da Carlos e Charles, dobbiamo essere in grado di cogliere al volo ogni opportunità che si presenterà”. LEGGI TUTTO

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    Andrea Kimi Antonelli, talento e maturità lo proiettano in F2 e verso un grande futuro

    Kimi Antonelli – foto: twitter.com/PREMA_TeamUno dei piloti immagine di questo 2023 motoristico non può che essere Andrea Kimi Antonelli. Il diciassettenne bolognese ha disputato una stagione di assoluto rilievo, conquistando il titolo nella Formula Regional European Championship by Alpine. Un anno che ha confermato e consolidato la sua maturità sia sul fronte del pilota, ma anche dal lato della persona. Un connubio vincente che gli ha permesso di assicurarsi il passaggio diretto verso la F2 e dunque verso i piani più alti del motorsport.
    Un campionato di FRECA dall’inizio non semplice per Kimi, che ha dovuto fronteggiare le difficoltà anche fisiologiche del debutto in una nuova serie. La vera svolta è arrivata dal weekend di Spa, ricordato tragicamente per la scomparsa del giovane Dilano Van’t Hoff. Nella seconda metà di campionato, Antonelli ha fatto la differenza sul diretto rivale Martinius Stenshorne, protagonista di un inizio migliore. Il resto è stato poi storia a sé. Cinque successi culminati proprio in quel di Zandvoort, in cui in una gara 2 bagnata ha guadagnato ben otto posizioni in tre giri, assicurandosi la vittoria e la certezza matematica del titolo.
    Andrea Kimi Antonelli ha messo in pista il carattere del pilota che ama vincere dominando e che vuole porsi sempre nuove sfide da affrontare. Proprio come quella che ha immediatamente di fronte a sé. Nel 2024 lo junior driver della Mercedes affronterà la Formula 2 con il team Prema, saltando la Formula 3. Un passaggio che se da un lato può avere un risvolto rischioso per un giovane talento, dall’altro dimostra come la stella a tre punte abbia visto in Kimi un concentrato di talento unico nel suo genere.

    Dal suo debutto assoluto in monoposto ha conquistato tutti i campionati a cui ha preso parte. Dai titoli nella F4 italiana e tedesca del 2022, fino al titolo nella Formula Regional Middle East dello scorso inverno, che gli ha permesso di ottimizzare un bagaglio importante in vista della serie europea, che ha fatto sua esprimendo il massimo del potenziale. Una serie di risultati che hanno evidentemente messo sempre più in risalto il nome di Kimi Antonelli nel panorama motoristico.
    Uno dei fattori che da ancor più valore a quanto ottenuto finora, è il modo in cui il diciassettenne ha risposto alla pressione fisiologica che si può creare quando un pilota costruisce un palmarès così importante nel giro di poco tempo. Quello che colpisce è infatti l’estrema maturità di Antonelli. Lo si può notare dal modo in cui si esprime nelle interviste o nell’approccio con cui affronta tutto ciò che riguarda il motorsport, dentro e fuori la pista.
    Nel paddock della Formula Regional si è potuto osservare il grande supporto da parte degli appassionati. L’affetto dei suoi tifosi dimostra come dietro ad un grande pilota ci sia un lato umano caratterizzato dalla grande umiltà. Le parole rilasciate in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero di Autosprint ne sono la dimostrazione. “Di tutti questi miei anni di gare vorrei lasciare qualcosa. Un’impronta, un modo di essere. Uno che nello sport riesce a realizzarsi ma anche, nel suo piccolo, a far felice chi entra in contatto con lui.”
    Una maturità che dunque va ben oltre la competitività in pista, che gli ha permesso di reagire in maniera più che positiva al ritrovarsi sotto i riflettori più importanti del motorsport. Ospite in una live Twitch di Roberto Chinchero, ha spiegato come dal suo punto vista la pressione sia controproducente e come il suo correre in pista sia volto all’esprimersi al meglio divertendosi. Un mix di valori che coinvolgono la sua persona a 360 gradi e che lo mettono nelle condizioni di potersi preparare al meglio per l’ultima categoria propedeutica prima della Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner fa una carezza a Perez: “Difficile essere il compagno di Max”

    ROMA – La Formula 1 è pronta per fare tappa in Messico, la patria di Sergio Perez, che in questa stagione ha avuto un rendimento ben al di sotto delle aspettative, sorpattutto rispetto al compagno di squadra Max Verstappen. L’olandese ha dominato il lungo e in largo, chiudendo i discorsi per il titolo con cinque weekend di anticipo, mentre il messicano, con la stessa monoposto, ha vinto soltanto due corse. Probabilmente Perez sta un po’ subendo psicologicamente il confronto con Verstappen, come dichiarato anche da Christian Horner.
    Horner: “Livello altissimo per Max
    Il team principal della Red Bull, Christian Horner, nel corso di una recente intervista rilasciata ai media esteri, ha commentato la situazione di Sergio Perez, che rispetto a Max Verstappen non è riuscito a sfruttare il potenziale della sua vettura: “In questo momento il lavoro più difficile in Formula 1 è essere il compagno di squadra di Max Verstappen. Lui riesce a fare le cose ad un livello molto alto, senza commettere alcun errore. Il rendimento di Max sarebbe complicato da eguagliare per qualsiasi pilota presente oggi in griglia”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bagnaia e i conti per la classifica: “Il limite è sottile”

    BURIRAM – La lotta per il titolo di MotoGP è più calda che mai e ora si fa tappa a Buriram, in occasione del Gran Premio della Thailandia 2023. Il circuito potrebbe essere favorevole al campione in carica Francesco Bagnaia, che nelle ultime due settimane ha riportato il proprio vantaggio su Jorge Martin a +27. Ad ogni modo il gap non lascia affatto tranquillo il pilota della Ducati, che dovrà provare a vincere ogni gara per incrementare ulteriormente il margine sullo spagnolo e non arrivare a giocarsi tutto a Valencia.
    Bagnaia: “Devo spingere al massimo”
    Il pilota della Ducati, Francesco Bagnaia, a poche ore dal Gran Premio della Thailandia 2023 di MotoGP, ha raccontato le proprie sensazioni in conferenza stampa: “Sono felice di essere qui, è una pista sulla quale sono sempre andato forte. Arrivo da una serie di qualifiche complicate, quindi il primo obiettivo sarà quello di centrare subito il Q2. Per quanto riguarda la classifica, i 27 punti di vantaggio nei confronti di Martin non mi lasciano tranquillo. In ogni weekend ci sono 37 punti in palio, quindi devo sempre spingere al massimo”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Ciabatti e l’arrivo di Marquez: “Non è stata una scelta economica”

    Ciabatti: “Siamo orgogliosi”
    “Marc Marquez ha scelto Gresini non per una questione economica, quando per una valutazione tecnica e noi dobbiamo essere orgogliosi di questa cosa. Da quanto mi risulta lui correrà praticamente a parametro zero. Siamo felici che Marc consideri la Ducati la moto migliore per poter tornare competitivo. Sicuramente ci saranno delle complessità, ma cercheremo di gestirle”. Queste le dichiarazioni del direttore sportivo di Ducati Corse, Paolo Ciabatti, rilasciate durante un’intervista al podcast ‘Zam, a tutto gas’ di Andrea Zamagni. LEGGI TUTTO