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    1ª Giornata Rit. (15/12/2024) – Regular Season SuperLega Credem Banca, Stagione 2024 – TABELLINO

    1ª Giornata Rit. (15/12/2024) – Regular Season SuperLega Credem Banca, Stagione 2024
    Itas Trentino – Cisterna Volley 3-0 (25-17, 25-15, 25-19) – Itas Trentino: Sbertoli 3, Michieletto 18, Resende Gualberto 5, Rychlicki 7, Lavia 13, Bartha 11, Bristot (L), Kozamernik 0, Garcia Fernandez 0, Magalini 2, Laurenzano (L), Acquarone 0. N.E. Pesaresi, Pellacani. All. Soli. Cisterna Volley: Baranowicz 0, Bayram 8, Nedeljkovic 2, Faure 4, Ramon 5, Mazzone 2, Tosti (L), Fanizza 0, Pace (L), Tarumi 1, Diamantini 2, Czerwinski 4. N.E. Finauri, Rivas. All. Falasca. ARBITRI: Brancati, Cerra. NOTE – durata set: 27′, 24′, 25′; tot: 76′. LEGGI TUTTO

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    Incredibile all’ Algarve: Ganna vince ma la tappa è annullata per un errore di percorso

    Davvero grottesco, per usare un eufemismo, quanto successo alla Volta ao Algarve in Portogallo. All’arrivo della prima tappa (da Portimao a Lagos), per un clamoroso errore dell’organizzazione che non ha presidiato a dovere una rotonda a 600 metri dall’arrivo. Provocando una scena surreale: una piccola parte del gruppo infatti ha affrontato lo sprint finale sul percorso corretto, l’altra più numerosa ha continuato a pedalare sulla strada parallela, prendendo la via sbagliata. Un episodio davvero incredibile, che ha portato l’organizzazione della corsa ad annullare la tappa. Una decisione che sta facendo discutere così come il clamoroso errore. “Ho preso la strada giusta e ho vinto, in passato in una crono ho preso quella sbagliata e ho perso” così Filippo Ganna, che si era imposto all’arrivo vincendo la tappa. LEGGI TUTTO

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    Domotek,bentornato Zappoli: “Il gruppo è pronto per i play-off”

    Dopo tre settimane di stop forzato, Enrico Zappoli, stella della Domotek Volley Reggio Calabria, è tornato in campo. Il pallavolista, punto di riferimento della squadra, ha condiviso con noi le sue sensazioni in vista del rush finale del campionato e delle prossime sfide che attendono la formazione calabrese, matematicamente tra le prime quattro del girone di A3 Credem.
    Bentornato Enrico! Come ti senti dopo il rientro?
”Grazie! Sono rimasto fermo per tre settimane, ma mi hanno aiutato a recuperare al meglio. La scorsa settimana sono tornato ad allenarmi e mi sento bene. Sono contento di essere di nuovo in campo, soprattutto in un momento così importante per la squadra.”
    La Domotek Volley è diretta verso il rush finale del campionato, con un obiettivo già raggiunto: il quarto posto in classifica. Cosa ti aspetti da queste ultime due partite e dai play-off?“Secondo me, questa pausa che abbiamo avuto servirà molto, sia a livello fisico che mentale. Le ultime due partite saranno fondamentali per trovare quelle sicurezze che ancora mancano in vista dei play-off. Dobbiamo arrivarci al top, concentrati e pronti a dare il massimo.”
    Come sta il gruppo in questo momento?
”Sinceramente, siamo in un periodo in cui, come penso tutte le squadre, a livello fisico si sente un po’ la fatica. Però il gruppo sta bene, siamo uniti e pronti per affrontare i play-off. Non dobbiamo però dimenticarci delle ultime due partite: sono importanti per mantenere il ritmo e arrivare preparati.”
    In attesa del ritorno di Saverio De Santis, come vedi il contributo del gruppo per affrontare le prossime sfide?
”Saverio è un giocatore importante per noi, ma il gruppo sta dimostrando di essere compatto e determinato. Siamo pronti per iniziare i play-off, ma come ha sempre detto il mister dall’inizio dell’anno, dobbiamo prendere ogni partita come viene, senza sottovalutare nulla.”
    Pronosticare il finale di stagione è difficile, ma secondo te, qual è il momento più delicato?
”Sinceramente, sì, è difficile fare pronostici. Dal mio punto di vista, il primo turno dei play-off è il più pericoloso. L’ho già vissuto in passato: un anno con Catania, arrivammo secondi in classifica e rischiammo di uscire al primo turno contro Modica. È fondamentale rimanere concentrati e non abbassare la guardia.”Con la grinta e l’esperienza di Enrico Zappoli, la Domotek Volley Reggio Calabria si prepara ad affrontare le ultime sfide del campionato con l’obiettivo di fare bene nei play-off e regalare altre emozioni ai tifosi. Il gruppo è unito, la determinazione è alta e la voglia di lottare non manca. LEGGI TUTTO

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    Emma Villas Siena in visita alla Pediatria delle Scotte

    La Emma Villas Siena è stata questa mattina nei reparti di Pediatria e di Chirurgia pediatrica dell’ospedale delle Scotte di Siena. In rappresentanza del club senese c’erano l’opposto Gabriele Nelli, gli schiacciatori Claudio Cattaneo e Matteo Alpini, il centrale Victorio Ceban, e il vicepresidente Fabio Mechini.
    I pallavolisti del team senese hanno fatto visita ai piccoli ricoverati nel policlinico cittadino e hanno portato loro anche alcuni doni: quaderni, matite e pennarelli forniti da International School of Siena e poi foto del team. Hanno portato inoltre il loro saluto e un sorriso a bambine e bambini che stanno vivendo momenti non semplici.
    I piccoli sono stati molto felici di vedere i giocatori del team senese di volley e hanno posto domande sulla loro attività sportiva. È stato un bel momento di vicinanza, come sempre avviene quando lo sport si apre al contesto sociale, ancor più quando accade nei confronti di persone fragili e in difficoltà.
    Ad accogliere il team senese all’ospedale delle Scotte c’erano per l’Aou senese il professor Giuseppe Grosso, direttore della Pediatria; il ⁠professor Francesco Molinaro, direttore della Chirurgia pediatrica; ⁠Caterina Caliani, coordinatrice infermieristica, e ⁠in rappresentanza della direzione sanitaria c’erano le dottoresse Chiara Bonavita, Carlotta Lorenzini, Claudia Cuccaro. LEGGI TUTTO

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    Berrettini-Griekspoor all’Atp Doha, il risultato in diretta live della partita

    Luca Nardi esce a testa alta dall’Atp 500 di Doha. Arrivato agli ottavi dopo aver superato le qualificazioni, il pesarese ha perso contro il n. 1 del seeding Carlos Alcaraz: 6-1, 4-6, 6-3 lo score in poco meno di due ore di gioco. Una sfida che sembrava a senso unico sul 6-1, 4-1 in favore dello spagnolo, ma Nardi è riuscito a strappare un set al coetaneo e amico Carlos (si conoscono da quando sono junior), alzando poi bandiera bianca nel terzo set in cui Alcaraz ha ritrovato qualità nel suo tennis. LEGGI TUTTO

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    Atp Doha, Nardi ko con Alcaraz: lo spagnolo vince in tre set

    Luca Nardi strappa un set ad Alcaraz, ma non basta: lo spagnolo vince al terzo dopo quasi due ore di gioco e raggiunge i quarti di finale. Alla settima vittoria consecutivo, l’iberico tornerà in campo giovedì contro Lehecka. Il torneo è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    BERRETTINI-GRIEKSPOOR LIVE

    Luca Nardi esce a testa alta dall’Atp 500 di Doha. Arrivato agli ottavi dopo aver superato le qualificazioni, il pesarese ha perso contro il n. 1 del seeding Carlos Alcaraz: 6-1, 4-6, 6-3 lo score in poco meno di due ore di gioco. Una sfida che sembrava a senso unico sul 6-1, 4-1 in favore dello spagnolo, ma Nardi è riuscito a strappare un set al coetaneo e amico Carlos (si conoscono da quando sono junior), alzando poi bandiera bianca nel terzo set in cui Alcaraz ha ritrovato qualità nel suo tennis dopo gli alti e bassi del secondo parziale.

    Il racconto del match

    Nardi parte contratto e il primo set si trasforma rapidamente in un monologo di Alcaraz. Lo spagnolo vince i primi dieci punti del match e indirizza il parziale, chiuso con un netto 6-1 in 36 minuti e con tre break a favore. Nel secondo set il copione sembra lo stesso con Alcaraz avanti 4-1, ma da qui cambia l’inerzia. Nardi resta aggrappato al match nonostante le difficoltà e vince cinque game consecutivi, strappando due volte il servizio allo spagnolo. Qualità nel gioco e turni di servizio impeccabili per il pesarese che vince 17 degli ultimi 21 punti giocati nel secondo set. Nel terzo parziale, però, Alcaraz torna implacabile dopo tanti alti e bassi. La sfida gira nel quarto game in cui Alcaraz ottiene il break grazie a un rovescio in corridoio di Nardi sulla seconda palla break. Carlitos fatica a confermare il break nel quinto gioco (chiuso alla sesta chance dopo essere stato avanti 40-0), ma poi chiude l’incontro dopo quasi due ore. LEGGI TUTTO

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    Ljubo Travica: “Credo in questo gruppo altrimenti non sarei venuto”.

    Piacenza 19.02.2025 – Ljubomir Travica nel pomeriggio di oggi, mercoledì 19 febbraio, ha diretto l’allenamento dei biancorossi tornati in palestra per preparare la sfida di domenica 23 febbraio a Porto San Giorgio con la Yuasa Battery Grottazzolina valida per la decima giornata di ritorno del campionato di SuperLega Credem Banca.
    “Sono contento di essere tornato a Piacenza dopo 20 anni, è stata una chiamata inaspettata, non voglio parlare di scudetto ma di arrivare il più lontano possibile sì. Credo tantissimo in questa squadra ma non basta, devono crederci anche i giocatori”: sono le prime parole in biancorosso di Ljubo Travica.
    Al link https://www.youtube.com/watch?v=jdN-m104hsM le parole del neoallenatore di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. LEGGI TUTTO

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    Giannotti esclusivo: la nazionale rifiutata, San Donà, Ngapeth e “quelle regole che rivendico”

    La prima e unica volta in cui lo intervistai fu in occasione di una Coppa Italia vinta con la maglia della Padova con cui Stefano Giannotti ha trascorso ben sette stagioni della sua carriera, in un anno che rappresentò il primo di tanti in cui il nome del forte opposto veneto è stato sinonimo di bel gioco e di qualità espressa. Un po’ la vita sceneggiatrice spericolata e un po’ le mancate occasioni del lavoro di entrambi hanno creato tra me e Giannotti un muro divisore, non voluto da nessuno, ma popolato da alcune leggende che oggi, dopo tanti anni, decido di sfatare o di confermare. 

    Giannotti dal troppo carattere, Giannotti l’ingombrante, Giannotti che fa sempre di testa sua. Ne ho sentite e ne ho schivate parecchie in questi anni, sempre pensando dall’alto del potermi specchiare nella vita di coloro che ci troviamo a raccontare, come molti di noi mestieranti fanno, che molto di ciò che ho sentito mi appartenesse. C’è un fattore che mi accomuna con orgoglio a Stefano, ed è il fatto di aver vissuto la carriera come volevamo noi, senza dover essere ciò che gli altri volevano per lui e senza dover sempre scendere a patti con la pallavolo. Il prezzo si paga, è doveroso ammetterlo, ma non se vivi tutto questo con la lucidità e la consapevolezza di Stefano, che oggi è ancora il punto di riferimento della serie A3, nonché, numeri alla mano, il miglior realizzatore del suo girone, oltre a detenere un primo posto in classifica con la Personal Time San Donà di Piave, che dice molto del suo presente.

    “C’è soddisfazione per il lavoro fatto dai miei ragazzi e la convinzione che arrivare fino in fondo sarebbe un bellissimo obiettivo da realizzare tutti assieme. Questo è un bel gruppo, nel quale, guardando bene, si trovano dei giovani che stanno disegnano una bella strada davanti a sé. Io sono uno di loro e i risultati individuali non arrivano solo per me perché tutti stiamo dando il nostro contributo”.

    Quando si parla di San Donà Giannotti dipendente, è un qualcosa per cui storce il naso o le fa piacere?

    “No, non mi fa piacere, anche perché non penso sia vero. Quando accetto un progetto ed entro in un gruppo non lo faccio con l’intenzione di diventare l’ago della bilancio, ma di fare la mia parte, che è la stessa di tutti gli altri, in egual misura. A me piace dare il mio contributo ed essere una garanzia. Cerco sempre di dare il mio meglio e voglio che anche gli altri facciano lo stesso, perciò gli sprono a fare altrettanto”.

    Il gioco espresso è di altissimo livello. Posso dire che lei e Bellucci siete una delle diagonali migliori della A3?

    “Io credo che una squadra sia forte quando ha un’identità. E San Donà ha una forte identità. Con Alessandro abbiamo costruito un rapporto in divenire dai tempi di Garlasco. All’inizio non ci siamo trovati, poi abbiamo trovato un punto di incontro e abbiamo fatto assieme un bel lavoro. Teniamo molto ad avere una buona intesa ed è merito del lavoro che si costruisce col tempo. I ragazzi si allenano molto e i risultati si vedono giorno dopo giorno”.

    foto Volley Savigliano

    Ci pensa alla promozione? So che per molti è un sogno, per lei si tratterebbe di un ritorno. 

    “Sarebbe bellissimo tornare in A2 e sarebbe importante farlo con questa squadra. Ma dove vuole che vada io, sono troppo vecchio! (ride n.d.r.)”.

    Trentacinque anni, diciassette stagioni in serie A. Guardandosi indietro, è felice del Giannotti pallavolista?

    “Me lo sono chiesto tante volte. Ripenso al passato con un grande sorriso, perché ho giocato delle stagioni ottime in campionati che alcuni hanno solo sognato. Rimprovero a quel Giannotti del passato solo alcune scelte che non ho fatto forse per paura. Rimprovero anche il fatto che non mi sono sempre sentito libero di fare delle scelte, perché la situazione del cartellino non è la stessa di oggi. Ma non entro nei dettagli. Detto questo, posso dire di aver giocato una gran bella pallavolo”.

    Mi dica i più forti con cui si è ritrovato a giocarsela.

    “I primi nomi che mi vengono sono Atanasijevic, Omrcen, Juantorena, Ngapeth. Ma l’elenco è lungo”

    Pistola alla tempia. Ne scelga solo uno.

    “Earvin. L’ho visto giocare all’apice della carriera con una Modena assoluta regina della Superlega. Non era tanto la forza dell’atleta, ma cosa era in grado di fare. Se decideva di vincere, non ce n’era per nessuno. Con Bruno erano in grado di fare delle magie incredibili in campo. Avevano una classe immensa”.

    Il compagno più forte?

    “A Monza ho giocato con i primi Dzavoronok e Plotnytskyi, giocatori che già dagli esordi risultavano determinanti. Posso anche dirle con chi mi è piaciuto molto giocare e ricordo un grande Mattia Rosso negli anni di Padova, che è stato un ottimo compagno di squadra”.

    In quegli anni si diffuse una leggenda, ossia che lei avesse rifiutato la nazionale. Sfatiamo o confermiamo?

    “(ride n.d.r) Me la faccia spiegare perché detta così resterebbe una leggenda. Sono stato chiamato per fare un mese e mezzo di nazionale e poi per andare ai Giochi del Mediterraneo. Quando mi sono reso conto che nemmeno ai Giochi avrei giocato, perché ero stato chiamato semplicemente per allenare gli altri, ho detto che preferivo declinare. Poi in realtà quell’anno mi venne una brutta tendinite, quindi alla fine tutto sommato è andata bene così”.

    Altra leggenda: dicono che lei sia un decisionista. O è semplicemente un leader?

    “Io dipendo dall’allenatore. Nel caso di San Donà ho una grande stima per il lavoro di Moretti. In partita mi arrabbio, mi capita di dare delle indicazioni, dei suggerimenti, sono uno che non fa passare certe cose. Però sono anche decisioni che vengono condivise col tecnico. L’unica cosa su cui ho avuto un pochino di libertà come capitano è che mi hanno lasciato fare il regolamento dello spogliatoio e lo rivendico da capitano con orgoglio (ride n.d.r.)”.

    foto Nicolo’ Scottà

    Giannotti, mi cade un mito.

    “Si ricordi che carota e bastone sono sempre essenziali”.

    Quando finirà di essere il giocatore forte che ho conosciuto, cosa vorrebbe fare?

    “Non le so rispondere. Ho studiato per fare l’elettricista. Può bastare?”

    Nell’ambiente della pallavolo come si vedrebbe?

    “Conoscendomi, quando finirò di giocare, vorrò provare a fare altre scelte. Anche se adesso è troppo presto per parlarne. Risentiamoci tra qualche anno”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO