La classifica costruttori F1, dopo 15 round, è abbastanza delineata, con Mercedes che guida il gruppo con 37 punti di vantaggio su Ferrari, con Red Bull nel ruolo di outsider e chissà, magari arbitro per il titolo.
Alle spalle dei top team è già da tempo in atto un duello che vale un gran bel “gruzzolo” in termini economici per chi si dovesse aggiudicare la quarta posizione finale. A giocarselo si sono candidate, la Renault da inizio stagione, la Haas F1 da qualche GP, fino ad arrivare vicina ad uno storico sorpasso.
La gara disputatasi sotto i riflettori di Marina Bay, ha però gettato qualche ostacolo in più nei confronti del team che rappresenta la nazione a stelle e strisce. Al momento ci sono quindici lunghezze fra i due contendenti al titolo di “migliori degli altri”. Attenzione però alla decisione che verrà presa dalla federazione nel mese di novembre, in merito alla possibile revoca della squalifica di Romain Grosjean dal GP d’Italia, dopo la segnalazione di Renault.
Intanto il team Haas F1 è già atterrati in terra russa, dove Gunther Steiner e i suoi ragazzi hanno evidenziato già delle incognite tecniche da scoprire nelle prime sessioni in pista. Il capo squadra bolzanese, assieme a Grosjean e Magnussen si sono posti come primo obiettivo, quello di capire il funzionamento delle diverse mescole sul tracciato di Sochi.
Le tre tipologie di pneumatici sono le stesse che la Pirelli aveva proposto anche a Singapore, ovvero Soft, Ultrasoft e Hypersoft. Una chiave importante sarà capire come lavorare con la mescola più tenera che nella scorsa trasferta aveva dato dei grattacapi in qualifica, dove Magnussen aveva faticato non poco, mentre Grosjean era riuscito a qualificarsi in Q3, non avendo poi però la strategia migliore in gara.
Entrambi i piloti hanno definito molto stimolante il circuito che si snoda attorno al parco olimpico di Sochi. Diversi punti di staccata si alternano ad allunghi importanti dove sarà necessaria una buona velocità di punta, soprattutto nel primo settore. Da sottolineare inoltre le forze g in campo, la curva 3 sarà impegnativa fisicamente, si farà in pieno con il collo dei piloti messo a dura prova.
Se la classifica racconta di due team in lotta per la quarta posizione nella graduatoria dei costruttori, bisogna anche sottolineare come la top ten non venga mai chiusa soltanto dalle due scuderie. Steiner ha per esempio sottolineato le ottime prestazioni della Force India che sarebbe davanti ad entrambi se non si considerasse l’azzeramento dei punti. Senza poi contare sul fatto che potrebbero subentrare altri piloti, come Fernando Alonso, che ha portato a casa un ottimo settimo posto pur non avendo una vettura così competitiva.
Tutto ciò non fa però che dare una carica ulteriore ai piloti, che definiscono eccitante poter combattere in una mischia in cui i valori in campo non sono mai chiari, ai tecnici che daranno tutto quello che gli rimane in tasca per l’ultima parte di campionato. Steiner ha infine fatto sapere, definendosi soddisfatto, di come al tempo stesso il lavoro per il 2019 stia procedendo in modo lineare e positivo.
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